Castano Primo vieta il raduno E CasaPound occupa la palestra

Scoppia il caos sulla festa nazionale di Casa Pound che, in teoria, dovrebbe cominciare oggi (e che si è trasformata in un'occupazione in piena regola).

Dopo la portata in faccia del Comune di Milano, i militanti del gruppo di estrema destra avevano ottenuto l'ok del sindaco di Castano Primo per utilizzare la tensostruttura comunale a cinquanta chilometri da Milano. Ma ieri, con i preparativi dell'evento in pieno corso, è arrivata la retromarcia dell'amministrazione comunale castanese: «Non avevamo capito che dietro alla richiesta per usare lo spazio pubblico si nascondeva un gruppo di fascisti» si rimangia tutto il sindaco del paese.

Ma i militanti, che da ieri mattina sono all'interno della struttura per montare palchi e microfoni, da lì non si sono mossi. Autorizzazione o no, hanno passato la notte nel palazzetto e oggi pretenderanno di fare la loro festa, come da programmi. Con conferenze, momenti di sport, di intrattenimento per i bambini e spettacoli di burlesque. «Siamo circa trecento persone e da qui non ci muoviamo - spiega Mia, una militante del gruppo - Siamo entrati con un'autorizzazione ed ora non abbiamo intenzione di andarcene».

Vittorio Feltri, che ha preso parte alla conferenza di presentazione dell'evento, sostiene che le polemiche che hanno accompagnato la scelta della location (e sollevate da partigiani, comune e compagnia arancio) «lasciano basiti e incazzati». (...)

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica