«Malpensa sbranata da... Lupi» è la protesta apparsa nottetempo a Gallarate, su uno striscione che contestava il decreto con cui il ministro dei Trasporti sblocca voli per Linate. Potenzialità maggiori non solo per i sei mesi di Expo, ma anche per gli anni a venire. Un futuro florido e trafficato per lo scalo di Milano, city airport con innata vocazione da hub : Linate già da tempo non serve solo ai collegamenti diretti tra città e città (il cosiddetto point-to-point), ma anche come prima tappa per viaggi che hanno destinazioni intercontinentali e scali intermedi in altre città europee, come Francoforte o Parigi. In pratica, invece di fare Malpensa- Dubai e poi proseguire per la meta finale, il primo stop è in terra europea.
Ma adesso a sbranare Lupi, e soprattutto Linate, arriva un altro esponente di peso della politica lombarda, qual è Raffaele Cattaneo. «Chiudiamo Linate» è la proposta choc. Presidente del consiglio regionale, varesino e anche lui di Ncd come Maurizio Lupi, ciò che a prima vista potrebbe sembrare l'aspetto più sorprendente di tutti. «Presenteremo come Ncd un ordine del giorno in tutti i Comuni e gli enti istituzionali chiedendo la chiusura di Linate» dichiara spavaldo Raffaele Cattaneo alla Prealpina, quotidiano della sua Varese. Un siluro al decreto del governo? A suo dire no: «C'è scritto che Linate non può aumentare neanche un volo, ma che Alitalia potrà trasformare voli nazionali in rotte europee». Cattaneo difende a spada tratta Lupi e la sua politica sugli aeroporti: «Sono convinto che non intenda colpire lo scalo della brughiera». In ogni caso, nel decreto non si legge nulla di neanche vagamente associabile alla chiusura dell'aeroporto di Linate.
Così, apriti cielo. Contro Cattaneo si sono scatenate polemiche e ironie. Luca Marsico, consigliere regionale di Forza Italia, presidente della Commissione Ambiente, anche lui di Varese, attacca attraverso i social network : «Chiudere Linate? Magari chiuderà prima Ncd». In effetti ciò che accade negli ultimi mesi e nelle altre settimane sembra di tutt'altro segno. Car2go, il car sharing milanese, le automobili bianche e azzurre che si possono prendere e lasciare dove si vuole pagando solo il prezzo del tragitto, ha deciso di puntare su Linate e ha esteso l'attività fino al Forlanini.
E poi c'è Etihad. L'accordo con Alitalia che ha segnato il salvataggio della compagnia italiana prevedeva di fatto un sostanzioso semaforo verde per i voli a Linate. Una retromarcia adesso sembra nel novero delle cose difficili, se non impossibili. Cattaneo propone anche un'altra strada: la liberalizzazione dei voli su Malpensa, per la quale servono intese internazionali che passano attraverso la Farnesina. Il presidente della Regione, Roberto Maroni, nei giorni scorsi si è detto tranquillo perché il piano nazionale aeroporti del governo ha indicato Malpensa come aeroporto strategico per il Nord Ovest e questa è una garanzia.
Quel che è certo è che la disfida Linate- Malpensa accende sempre un tifo da stadio, una specie di derby dei cieli, con tifosi schierati a ranghi compatti per l'aeroporto di Milano e altri
che magnificano le potenzialità di Malpensa. È così sin da quando la scelta dell'aeroporto del Duemila cadde su Malpensa e tutti i tentativi di limitare l'operatività di Linate si sono affossati tra ricorsi e ribellioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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