Non c'è dubbio che i buoni (per qualcuno ottimi) risultati alle elezioni di domenica abbiano galvanizzato il centrodestra. E siccome (stabilità del governo Renzi permettendo) il prossimo appuntamento elettorale sarà la scelta del sindaco di Milano nella primavera dell'anno prossimo, c'è già gran fermento. Perché il «modello Liguria» con la grande coalizione riscopertasi unita (e vincente), ha convinto un po' tutti che riprendersi palazzo Marino è tornata a essere impresa tutt'altro che impossibile.
E così se nella Lega a scontrarsi sono ancora il governatore Roberto Maroni che vorrebbe le primarie già prima di agosto e il segretario Matteo Salvini che invece preferirebbe rinviare tutto all'autunno, è dentro Forza Italia che son già partite le grandi manovre. Indispensabili visto che se nel Carroccio ci son pochi dubbi che l'unico nome sia quello di Salvini, tra gli azzurri s'infiamma la corsa alla candidatura. Molto più pesante di quella della Lega, visto che Salvini più che di Milano potrebbe doversi occupare della sfida a Matteo Renzi per diventare premier e che un Maroni già governatore della Lombardia sarebbe un ostacolo forse insuperabile per la scelta di un leghista come sindaco di Milano.
Per decifrare le candidature o autocandidature dentro Fi, invece, basta ripercorrere il calendario degli appuntamenti che i colonnelli hanno messo giù nelle prime ore dopo la tanto netta quanto inaspettata vittoria di Giovanni Toti in Liguria. Parte già domani e domenica il coordinatore cittadino Giulio Gallera che alla Permanente organizza «Parla-Mi», uscita pubblica di quella «Milano Merita» fondata per appoggiare la sua corsa. «Oltre cento comitati civici e di quartiere - spiega Gallera -, associazioni di commercianti, di categoria, di volontariato, associazioni sportive e culturali hanno già risposto all'appello di Milano Merita, nata a novembre per costruire un progetto concreto di rilancio della città». Ma per il sabato successivo la coordinatrice regionale Mariastella Gelmini convoca a Milano una grande manifestazione dal titolo evocativo «Modello Liguria» con big come Toti e il capogruppo dei senatori Paolo Romani . Per molti un passo avanti della stessa Gelmini che potrebbe aspirare a essere il candidato da contrapporre a Salvini in caso di primarie, ma anche Romani si dice essere pronto alla sfida. La soluzione forse in un congresso cittadino di Fi convocato per l'11 luglio per eleggere il nuovo coordinatore ed annunciare il candidato azzurro. E poi ci sono i Fratelli d'Italia che con Riccardo De Corato chiedono gli stati generali del centrodestra: come a dire prima il programma comune, poi i nomi e le primarie. Nel capitolo società civile, invece, è in attesa il presidente Assimpredil Claudio De Albertis , mentre sulla sponda Ncd è pronto al ritorno in campo l'ex ministro Maurizio Lupi . Anche se in Fi dicono che sono molti gli «alfaniani» che proprio in questi giorni torneranno sotto la bandiera di Silvio Berlusconi .
Per rimanere nei paraggi, proprio ieri Vittorio Sgarbi ha annunciato per lunedì la sua candidatura («Non ho alcun partito dietro e non ne voglio. Voglio prendere i voti di chi ha a cuore e coscienza per Milano che ora è una città senza idee»).
Domani, invece, l'investitura del presidente di Italia unica Corrado Passera . Con lui potrebbero esserci il transfuga leghista e sindaco di Verona Flavio Tosi e Mario Mauro, appena uscito dalla maggioranza Renzi e che potrebbe trascinare con sé un po' di truppe cielline.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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