Il chitarrista Romero e la Verdi suonano il «Concerto d'Aranjuez»

Pepe Romero, uno dei più grandi chitarristi del nostro tempo, festeggia i suoi 75 anni con una tournée internazionale che lo vede nella tappa milanese sul palco dell'Auditorium - largo Mahler a Milano - insieme all'Orchestra Verdi venerdì (ore 20.00) e domenica (ore 16). Un debutto che conduce nel cuore della sua Spagna per eseguirne due dei più amati capolavori che hanno per protagonista la chitarra, strumento che a lungo ha rappresentato nel mondo la Spagna e la sua variopinta storia musicale.

Al talento di Pepe Romero sono affidati due classici del repertorio per chitarra classica: il «Concerto d'Aranjuez» («Concierto de Aranjuez») l'opera più nota di Joaquín Rodrigo, uno dei compositori spagnoli più famosi del primo Dopoguerra e il «Concierto en Flamenco» composto da Federico Moreno-Torroba agli inizi degli anni '60. Il direttore spagnolo Manuel Coves, pianista, regista di opere liriche e balletto, direttore con una carriera internazionale molto attiva, anche lui al suo esordio con laVerdi, dal podio continua il percorso raccontando un'altra Spagna, così come è stata raccontata e immaginata da due maestri del '900: Luciano Berio e Maurice Ravel.

Di Berio si ascolteranno le trascrizioni per orchestra della «Ritirata notturna di Madrid» di Luigi Boccherini, mentre del compositore Maurice Ravel l'Orchestra Verdi propone il «Boléro», del 1927, considerato uno dei classici del Novecento. Il concerto che vede protagonista e fonte di ispirazione musicale la Spagna è in collaborazione con l'Istituto Cervantes di Milano.

Rc

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