Christie's festeggia e apre a tutti Palazzo Clerici

Per i 60 anni in Italia una grande mostra che metterà all'incanto capolavori d'arte moderna

Christie's festeggia e apre a tutti Palazzo Clerici

Francesca Amè

Il collezionismo milanese è attento, curioso, vivace e giovane. Parola di Mariolina Bassetti, chairman Christie's Italia. Ne parliamo mentre negli spazi di Palazzo Clerici, quartier generale della celebre casa d'aste, c'è un frenetico via vai: mercoledì si batte un'asta importante, la Milan Modern and Contemporary. The best of Italian 20th Century Art in un momento davvero fortunato per il Novecento italiano. «L'arte del nostro Paese interessa sempre di più gli investitori di tutto il mondo: l'80% dei nostri clienti è straniero», conferma Bassetti, che è anche direttore internazionale del Dipartimento Post War & Contemporary Art. «In città si è creata una felice osmosi con alcune gallerie, penso all'ottimo lavoro di Massimo De Carlo, ad esempio: compito nostro e di chi espone arte è educare il gusto del pubblico che, negli ultimi anni, a Milano si è molto raffinato», spiega l'esperta. «Parliamo di 35-50enni che viaggiano molto, frequentano fiere e sono parecchio aggiornati», continua. Un collezionismo diverso, ad esempio, da quello della capitale, che predilige i nomi più storicizzati, anche a scapito di investimenti molto impegnativi per il portafoglio: «La maggior parte delle vendite private da noi concluse avviene nella capitale, a Milano funziona meglio l'asta. In generale, l'Italia è tra i Paesi più interessati all'acquisto di arte contemporanea in Europa: è seconda solo alla Francia», conclude Bassetti.

Proprio sessant'anni fa Christie's decideva di aprire a Roma il suo primo ufficio fuori dal Regno Unito: era l'Urbe del '58, con gallerie brillanti come La Tartaruga che tanto merito hanno avuto nel coccolare e coltivare gli artisti degli anni Sessanta e Settanta. Sono invece cinque anni che la casa d'aste ha scelto il milanese Palazzo Clerici per battere aste importanti: per celebrare il compleanno, l'antico palazzo apre eccezionalmente le porte al pubblico (dal 6 al 10 aprile, dalle 10 alle 19, ingresso libero). Si potranno ammirare gli affreschi del Tiepolo, uno dei tesori dell'edificio, e i 58 lotti in mostra, prima che la battuta d'asta venga compiuta (appuntamento mercoledì 11 aprile, alle 19). Si tratta di lavori di rado apparsi sul mercato: accanto a una selezione dei soliti Manzoni, Fontana e Burri il tridente italico più apprezzato dal mercato dell'arte ampio spazio per il figurativo, in linea con la mostra Post Zang Tumb Tuuum alla Fondazione Prada.

Tra i pezzi più interessanti, quelli tratti dal ciclo delle bagnanti di Fausto Pirandello,mentre i top-lot in mostra sono un Achrome di Piero Manzoni , un Concetto Spaziale di Lucio Fontana proveniente da un collezionista privato meneghino e un coloratissimo Alighiero Boetti che, con il suo codice linguistico solo all'apparenza strampalato, conquista sempre maggiori estimatori.

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