C'è una passione che unisce corse, ciclisti, winelover, degustatori e chi il vino lo fa e lo vuole fare conoscere al meglio: la bicicletta. Lo sa bene Alessandro Vanotti, sceso da pochissimo dalla bici «scorta ufficiale» di un certo Nibali che con la sua organizzazione VanottiCycleCamp fa molte cose interessanti, organizza eventi cicloamatoriali e porta in giro soprattutto stranieri per l'Italia del buon gusto. Lo si vede spesso in bici in Franciacorta proprio fra i vigneti ma anche in Romagna: «Mi diverto e credo di fare qualcosa di utile. La parte tecnica per me significa un occhio di riguardo per gli juniores e bisogna fare tanto per loro adesso più che mai, per il resto dobbiamo pedalare per turismo e valorizzare i nostri posti la nostra storia »
Ci sono gli ex pro che pedalano per turismo e ci sono i Tour operator che portano i turisti in giro per le cantine. E lo fanno in bici come gli amici di «Bike n Wine»: specializzati nel servizio. Saranno al via di un educational, il 27 maggio , giorno di riposo del Giro che fa tappa a Como, e condurranno alla scoperta di una degustazione guidata di sei vini eccellenze d'Oltrepò, un gruppo di winelover da Como Broletto a Museo del Ghisallo di Magreglio In bici prima e in degustazione assistita anche dopo: Graziano Pestarino cofondatore di «Bike 'n Wine» è entusiasta di questa piccola grande nuova impresa: «Ci crediamo e siamo motivati perché alla fine dei nostri tour tutti sorridono e vogliono tornare!»
L'obiettivo è stato detto più volte è presentare il territorio dell'Oltrepò che è una delle maggiori zone vitivinicole della Lombardia e punta sul rilancio del Pinot Nero nelle due versioni metodo classico e rossi di carisma. La scelta della Carovana Pubblicitaria del Giro d'Italia 102 per rilanciare la sua immagine «Armonie d'Oltrepò» è una scelta che ha conquistato da subito Fabio Rolfi assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi: «L'Oltrepò ha la necessità di comunicare meglio la qualità dei propri vini e la bellezza del territorio- spiega- Abbinare il nome del consorzio a un evento di portata internazionale come la Carovana del Giro d'Italia è un primo importante passo. Tutti gli attori coinvolti, partendo dalla Regione Lombardia e dagli enti istituzionali, devono lavorare affinché l'Oltrepò pavese riesca a sfruttare al meglio le proprie potenzialità.
I vini lombardi sono in costante crescita in termini di visibilità e di vendite sui mercati nazionali e internazionali. Le nostre bottiglie sono conosciute soprattutto per la grande qualità e per il forte legame con il territorio ed è dunque fondamentale puntare su questi aspetti»
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