A teatro come a scuola. Al cinema come in laboratorio. La primavera porta nuova scienza in città con un doppio appuntamento, fino al 1° aprile, tutto dedicato ad esperienze culturali a base scientifica. L'indirizzo giusto è triplice: Piccolo Teatro Strehler, Spazio Oberdan e Mediateca Santa Teresa. In Largo Greppi il weekend «Teatro Scienza» quest'anno è riuscito nell'impresa di accomunare Leonardo Da Vinci e quell'Alice che dal paese delle meraviglie approda all'universo 2.0 e al «Paese dell'energia». Promosso dal Teatro D'Europa e dalla Fondazione Tronchetti Provera, l'appuntamento porta in scena due spettacoli. «Il volo di Leonardo», di e con Flavio Albanese è una nuova produzione pensata per i più giovani.
A spiegare il massimo desiderio del genio del Rinascimento è Tommaso Masini, il suo giovane di bottega «Zoroastro» che proprio sulla sua pelle saggiò le «imperfezioni» della macchina di Leonardo, cadendo rovinosamente al suolo, ma non per questo perdendo la sua curiosità e la sua voglia di sperimentare accanto al Maestro. «Alice 2.0, nel paese dell'Energia» porta invece la firma di tre ricercatori dell'Università Statale con cui prosegue la collaborazione da alcune stagioni: Marina Carpineti, Marco Giliberti e Nicola Ludwig hanno pensato ad un racconto, liberamente ispirato allo «wonderland» di Lewis Carroll, per spiegare i continui cambi di forma dell'energia. Ad interpretare la piéce sono gli stessi docenti guidati dalla meraviglia di una sola legge: nulla si crea e nulla si distrugge. «Forse», come ironizzano loro. Dopo una parte assai ironica lo spettacolo si pone dei quesiti fondamentali su come mai sia così difficile descrivere l'energia (Info tel 840 800 304, piccolo card.it).
Si rivolge invece ad un pubblico più adulto il festival «Vedere la scienza» che per tutta la settimana farà tappa sia allo spazio Oberdan, sia alla Mediateca Santa Teresa. Articolata in Concorso e Rassegna, l'edizione 2012 fa una promessa degna di Blade Runner: mostrare cose che noi umani stentiamo perfino ad immaginare. Il menù è ricco: 50 fra film e documentari si alterneranno, ad ingresso libero, nello spazio Oberdan della Provincia.
Due sessioni, mattino e pomeriggio, per vedere in anteprima i film che partecipano al concorso internazionale. Si tratta di una selezione di pellicole prodotte negli ultimi due anni, in tutto il mondo e in gran parte inedite nel Belpaese su molti soggetti scientifici: astrofisica e cosmologia, matematica, scienze biomediche e naturali, ambiente e clima, scienze della Terra, storia della scienza, fisica, risorse energetiche, neuroscienze. Tra i titoli anche l'italiano «Quando Olivetti inventò il Pc» (Italia 2011) e una pellicola dal Regno Unito sulle cellule staminali. Oltre al concorso, la rassegna invece è un omaggio ad Alan Turing, padre dell'informatica pressoché sconosciuto al grande pubblico: a lui son dedicate le sessioni serali e del fine settimana il cui fil rouge permetterà di riflettere su come l'avvento delle macchine calcolatrici abbia modificato le nostre abitudini.
Per illustrare la nascita della società dell'automazione e di quella dell'informazione ecco un'infilata di assi e capolavori, da A.I. di Steven Spielberg ai due Metropolis, quello di Fritz Lang datato 1927, opera principe del cinema espressionista e di fantascienza e quello del 2001 firmato da Rin Taro, fino a Strange Days di Kathryn Bigelow.
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