Il cinema d'essai è morto. Evviva il cinema d'essai. Se infatti oggi è scomparsa una categoria storica nel panorama delle sale cittadine, è vero però che la sua attività è tutt'altro che sepolta e seppellita. Il ruolo è stato «adottato» da realtà meno conosciute ma non per questo poco importanti. Il Cinemino, nato da pochi mesi in via Seneca 6, è uno di questi nuovi punti di osservazione cinematografica, meta ideale di chi non ama i canali e circuiti delle grandi catene.
Diverso per natura, diverso per destinazione. Leggi, generi. Niente supereroi o cinema commerciale e spazio a quelle opere - pur meritevoli - che non hanno raccolto il giusto riscontro. Ma l'evoluzione del cinema d'essai nel nuovo millennio ha fatto un passo in più. Ha associato alcune funzioni del cineforum e ne ha aggiunte altre, proprie di chi ama discutere e fare cultura. Il cinema, insomma, come happening e motivo di discussione e riflessione.
In questa prospettiva, il Cinemino - che non a caso ha scelto un nome familiare nella tradizione colloquiale di qualche decennio fa - punta sulla proiezione di film con relativo dibattito alla presenza di registi, attori o tecnici. Sabato sarà la volta di un'opera che richiede attenzione e intavola un tema delicato. Una figlia divisa fra due madri. Tina (Valeria Golino) che l'ha «adottata» e la alleva con amore e Angelica (Alba Rohrwacher) che, a dispetto del nome, è la madre biologica ma vive un'esistenza da emarginata e scombinata.
Figlia mia della regista romana Laura Bispuri è stato in corsa al recente Festival di Berlino così come la sua opera precedente - Vergine giurata - nel 2015. Si tratta di due film particolarissimi che rivolgono uno sguardo delicato ma indagatore nell'universo psicologico femminile. Figlia mia è un film fatto di primi piani prevalenti rispetto alle vedute allargate di una terra riarsa che tuttavia si coniuga perfettamente con l'animo sofferto delle protagoniste.
Tina è la donna che lavora, cerca di far quadrare i bilanci e allevare i figli, Angelica è la sbandata che la vita ha travolto. Incapace di riprendersi, vive amori volgari e butta via la dignità e il rispetto di se stessa, ma si sorprende incapace a buttar via il ruolo di madre che la natura le ha assegnato, in una delle tante sere sbagliate della sua giovane esistenza.
L'appuntamento è alle 20 quando la stessa Laura Bispuri introdurrà il suo film al pubblico e - al termine della proiezione - ne discuterà rispondendo alle domande degli spettatori.
Al suo fianco ci sarà Carlotta Cristiani che ha curato il montaggio di Figlia mia. È possibile prenotarsi via mail all'indirizzo prenotazioni@ilcinemino.it. Ingresso a 7 euro con la tessera che costa 5 euro e non ha limiti ma va richiesta il giorno precedente compilando il formulario online.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.