Cronaca locale

Cinque stupri, allarme rosso. E la sinistra resta in silenzio

Una 16enne abusata in centro, quattro donne aggredite da un violentatore seriale. Aggressioni in aumento del 7%

Cinque stupri, allarme rosso. E la sinistra resta in silenzio

Raffica di stupri che, detta così, sembra solo un titolo ad effetto. Ma i numeri purtroppo raccontano un'altra storia e soprattutto un'altra città in cui la sicurezza è ormai da tempo diventata un problema, nonostante il negare ostinato di chi a sinistra fa finta di non vedere. Raffica di stupri che sono cinque, uno la notte scorsa denunciato da una ragazza di 16 anni uscita da una discoteca e che si è poi ritrovata senza ricordar nulla abbandonata all'alba in piazza Castello e altri quattro ricostruiti da un'indagine della Procura che ha portato all'arresto di una ragazzo di 21 anni che, in modo seriale, seguiva le donne in monopattino e poi le aggrediva.

Questo è il conto purtroppo. Un bilancio che va ad allungare lista drammatica che pone Milano tra le città dove le violenze sono in aumento: «Secondo i dati della prefettura il vile reato di violenza sessuale è in aumento quasi del 7 per cento rispetto a tre anni fa...» denuncia l'assessore alla Sicurezza della Regione Riccardo De Corato. Cifre che arrivano dalla cronaca che da Capodanno, con la violenza in Duomo ad alcune turiste, sembra aver avuto un'escalation costante. Dalle periferie al centro, senza più differenza. L'altra notte in piazza Castello sarebbe stato un giovane incontrato occasionalmente in un locale durante la notte ad abusare della 16enne che all'alba ha fermato una volante della Polizia per chiedere aiuto e farsi accompagnare alla Mangiagalli. Secondo quanto ha raccontato agli agenti sarebbe riuscita a divincolarsi, ma era in stato confusionale e avrebbe a fatica ricostruito le ore precedenti, così gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza per capire qualcosa in più. «Le donne in questa città non sono più libere di passeggiare spensieratamente - accusa De Corato -, ma le femministe di sinistra non spendono una parola di rammarico su queste vicende». Fatti che si ripetono con inquietante serialità ormai. Un'inchiesta della Procura e le indagini della Squadra Mobile hanno portato in manette nei giorni scorsi un giovane che vive tra Milano e Alessandria di 21 anni che seguiva le vittime in monopattino e ne abusava. Quattro gli episodi denunciati: una 23enne, appena uscita da una palestra aggredita in viale Toscana; una 20enne molestata in via Vallarsa; una 33enne vioelentata in via Ripamonti e una 29enne aggredita in Porta Romana.

Una situazione di emergenza che ovviamente tiene banco anche nel dibattito politico: «Il centrodestra è deciso a invertire questo trend, partendo da quei modelli virtuosi, come il poliziotto e il carabiniere di quartiere che in passato hanno dimostrato di offrire una tutela efficace ai cittadini - attacca Andrea Mandelli, deputato di Forza Italia e candidato nel collegio uninominale della Camera - Ogni giorno a Milano la cronaca è un bollettino di guerra, una sfilza di crimini e di degrado inaccettabile: le nostre città, a cominciare proprio da Milano, possono e devono tornare a essere luoghi sicuri in cui vivere».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Lega: «Ora basta, Milano non può andare avanti così - dichiara Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo alla Camera e coordinatore regionale lombardo - E su tutto questo sorprende non tanto il solito imbarazzato silenzio della giunta Sala, ma sorprende il silenzio del Pd di fronte a un disastro quotidiano in termini di degrado e insicurezza».

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