LA CITTÀ CHE CAMBIA

«Bijoux» verdi. Non è solo un modo di dire: a Parigi hanno misurato a suon di studi tutti i benefici del verde urbano, arrivando alla conclusione che nelle città un albero vale quanto un gioiello. È provato che in presenza di giardini e parchi diminuiscono i fenomeni criminali e di vandalismo, si attutisce l’inquinamento acustico, migliora il clima (le aree verdi sono «frigoriferi che mitigano il caldo torrido delle estati), e aumenta il valore degli immobili, mentre migliora la salute - meno stress, meno malattie respiratorie.
E come è messa Milano,quanto a tesori verdi? Non bene, per ora, se si raffronta con le altre grandi capitali europee. Meno alberi, meno verde, e quindi più cemento. Ma i progetti sono tanti, e prevedono un raddoppio delle superfici coperte da giardini e parchi.
Oggi a Milano il 13 per cento circa del territorio comunale è verde. Il cemento copre il 73 per cento della città. Nel Piano di governo del territorio si prevede un arretramento del cemento fino al 65 per cento (nel 1980 era al 60 per cento), e un corrispondente avanzamento del verde, dal 13 al 25 per cento. Il numero degli alberi, già passato dai 170mila del 2006 agli attuali 240mila, dovrebbe crescere ancora fino ad arrivare all’obiettivo finale dei 500mila. La superfice verde nel 2006 era pari a 19.450.000 metri quadrati, mentre oggi siamo a quota 21.400.000. L’aumento è stato di quasi due milioni di metri quadrati, pari al 10 per cento. E l’obiettivo finale sono 50milioni di metri quadrati di verde in città.
Nella classifica delle città europee oggi comanda Berlino. La più importante città tedesca può vantare una superfice verde pari al 44 per cento del territorio cittadino (il 4,5 per cento agricolo, l’11 per cento ricreativo) mente il restante 56 per cento del territorio urbano è occupato da costruzioni. Berlino conta la bellezza di 425mila alberi. La pianificazione urbana verde, aggiornata al 2004, ha costruito due anelli concentrici di parchi e giardini. E corridoi verdi che dalle aree esterne si inseriscono nel tessuto urbano del centro. Sono state realizzati giardini e passeggiate, un parco sui luoghi del Muro, spazi sempre più aperti ai cittadini, un beach bar in centro. Con una interessante interazione fra capitali privati e risorse pubbliche. Ma non è ancora finita. Il progetto prevedeva la realizzazione di 16 parchi in 15 anni. All’80 per cento sono stati realizzati, con un investimento di 10 milioni l’anno. Amsterdam è un altro modello: gli alberi della capitale olandese sono 400mila - 75mila sono olmi. E i parchi cittadini hanno avuto 10 milioni di visitatori, raddoppiati. Anche qui l’investimento è stato poderoso: 20 milioni di euro. E i progetti sono ambizioni: 20 nuovi parchi, 5 nuovi ogni anno con 350mila euro di spese per ciascuno.
Parigi batte Milano, ma non la surclassa.

Fabienne Giboudeaux, delegata del Comune di Parigi per l’Ambiente e gli spazi urbani, certifica che il verde parigino arriva al 20 per cento, mentre gli alberi sono 360mila (100mila dei quali solo nelle strade, 36mila nei parchi, 34mila nei venti cimiteri cittadini). I metri quadrati di verde per ogni abitante sono 11. Solo a Parigi si calcolano 4mila addetti alla cura del verde. Le imprese francesi che lavorano nel settore sono 20mila - sono 75mila in tutto in Europa.

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