«La città ci aiuti a salvare il Teatro Menotti Vogliono fare un garage»

La compagnia lancia una raccolta fondi: «Costretti all'acquisto dai nuovi proprietari»

Mimmo di Marzio

Mentre continua a slittare di anno in anno la riapertura del Lirico, il panorama teatrale milanese rischia di piangere un'altra morte eccellente, dopo quella dello Smeraldo e del Ringhiera (anche se per quest'ultimo si parla ancora di «morte apparente»).

Il dead man walking stavolta è il Teatro Menotti, storica sala di prosa che ha appena celebrato i 40 anni e che molti ricordano anche come sede storica dell'Elfo. Sul teatro gestito dalla compagnia Tieffe e diretto da Emilio Russo pende infatti la spada di Damocle della chiusura, destino inevitabile se il teatro entro pochi mesi non siglerà l'acquisto dell'immobile come imposto dalla nuova proprietà del complesso immobiliare, il fondo «Investire Sgr».

Il quale, pur avendo concesso al teatro il diritto di prelazione all'acquisto, venderà lo stabile in ristrutturazione al miglior offerente trasformando verosimilmente la sala di prosa in più prosaici garage.

Ieri - alla presenza degli assessori alla cultura di Comune e Regione, Filippo Del Corno e Stefano Bruno Galli - la compagnia ha lanciato un appello alla città per una raccolta di fondi che, entro 30 giorni, deve raggiungere almeno quota 50mila euro. In caso contrario sarà ben difficile rispondere all'aut-aut della proprietà che impone di rogitare il prossimo mese di ottobre. La cifra necessaria, beninteso, è ben più alta e ammonta ad 1.700 mila euro. Ma un milione potrebbe essere ammortizzato dalla concessione di un mutuo ipotecario richiesto dal cda del teatro.

Per i restanti 700 mila è stata avviata una campagna intitolata «Salviamo il Teatro Menotti», con richieste di sostegno e finanziamento ad enti, aziende e privati; operazione, questa, suscettibile anche della forma dell'art bonus, ovvero la defiscalizzazione del 65 per cento delle donazioni. «Da oggi - dicono al Tieffe - è attiva la campagna su Eppela, la piattaforma di crowdfunding con la quale offriremo ai mecenati ricompense secondo l'ammontare della loro donazione. Gli obiettivi della raccolta saranno a tappe, con un primo step di 50 mila euro e un traguardo finale di 150 mila. Per garantire la massima trasparenza a progetto e donazioni, è stato costituito il comitato spontaneo attraverso il quale offriremo a tutti i donatori l'opportunità di diventare membri effettivi di una community attiva, per un'idea che ci piacerebbe immaginare molto vicina all'azionariato popolare».

Un primo sostanzioso intervento è già arrivato ieri dalla preziosa Fondazione Cariplo che ha stanziato 150 mila euro per lo sviluppo dell'attività artistica legata all'acquisizione del teatro, dopo 40 anni di affitto. Per salvare il Menotti sono già scesi in campo, con singoli appelli video, personaggi amati del mondo dello spettacolo, come Claudio Bisio, Vincenzo Salemme ed Elio.

Gli assessori, per il momento, hanno offerto sostegno morale e mediatico. Riusciranno i nostri eroi a salvare lo storico palcoscenico? Nulla è impossibile, anche nel teatro, come insegna il miracolo dei Bagni Misteriosi...

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