Chi s'immagina il «vecchio stampator canuto e bianco» chino sul torchio polveroso, ultimo sacerdote di un rituale ormai fuori dal tempo, questo weekend sarà costretto a ricredersi. La stampa d'arte, a Milano, è più viva che mai: le stamperie di oggi - pur senza rinnegare le proprie radici storiche - sono al passo coi tempi, sperimentano nuove e raffinate tecniche, ricercano materiali pregiati e non temono le contaminazioni digitali. Oltre ad essere luoghi di ritrovo di giovani artisti e, sorpresa, giovanissimi stampatori che portano avanti con passione l'eredità dei padri. In città arriva, oggi e domani, l' «edizione zero» di Milano Graphic Art: due giorni dedicati alla grafica d'arte e al disegno in tutti i loro aspetti, dalla scelta della carta alla legatura, dagli inchiostri ai torchi, con 20 esposizioni, altrettante dimostrazioni per assistere direttamente -previa prenotazione- ai processi di creazione delle immagini e fabbricazione del libro. La rassegna, organizzata da Comune e Soprintendenza del Castello Sforzesco in collaborazione con Electa, si inserisce nel palinsesto Novecento italiano in occasione della mostra Novecento di carta, al Castello fino all' 1 luglio. Proprio il Castello, dove sono in programma esposizioni come «Milano, una città ancora immaginata» e attività come «Abc stamperia», è il cuore di una vera e propria festa diffusa fino in periferia. Partiamo dai «classici»: al Centro dell'Incisione Alzaia Naviglio Grande si incontra sua maestà il Torchio Bendini, con inchiostrazione, pulitura e stampa di lastre di maestri incisori. Di tutt'altro sapore la visita a Gate44, in Corso Magenta: stampa di disegni e immagini fotografiche con lastre fotopolimeriche, una tecnica vecchia di un secolo riadattata ai materiali di oggi. Dialoga tra passato e futuro anche A14, in via Tantardini 7, che svela i suoi progetti fra analogico e digitale. Intanto, in via Copernico 8, Francesco Sciaccaluga esegue stampe a «punta secca», e in via Pomponazzi 19 Giuliana Consilvio approfondisce la tecnica dell'acquaforte ispirandosi ai paesaggi lombardi e alle contraddizioni metropolitane. Una chicca: in via Bisceglie 74 Milano Printmakers presenta le opere dell'artista giapponese Shuhei Matsuyama, a Milano dal 1991, noto per la potenza evocativa e la libertà espressiva delle sue carte dipinte; e in via Ponte Rosso 26 Pilar Dominguez, qui dal 1974, illustra le tecniche di serigrafia e xilografia. Al Laboratorio Formentini protagonista è il design della copertina tra lettering e immagine nell'esperienza di Jason Ramirez.
Coinvolti anche Accademia di Brera, Museo del Novecento, Wow Spazio Fumetto, le Case Museo Tadini e Boschi di Stefano, la Fondazione Federica Galli, lo Studio Museo Francesco Messina, le biblioteche, dalla Sormani alle rionali Valvassori Peroni e Affori, e molti altri luoghi dell'arte e della cultura a Milano. Prenotazioni su www.milanographicart.com.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.