I rappresentanti sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Fials) degli oltre mille dipendenti della Scala ieri hanno incontrato il sindaco Giuseppe Sala per sollecitare la creazione di una Cittadella del Teatro alla Scala. In anni di forte aumento della produttività, il teatro reclama più spazi: il centro di produzione dell'ex-Ansaldo non basta più. Con il 2001, i laboratori dislocati nelle sedi di Bovisa, Pero, Abanella e nello stesso Piermarini vennero riuniti presso l'ex insediamento industriale delle acciaierie Ansaldo in via Bergognone. Ora si chiede un altro luogo dove progettare, costruire e immagazzinare le scenografie, i costumi e ogni tipologia di attrezzatura necessaria alle rappresentazioni. Un'area per l'alta manifattura scaligera ma anche dove far confluire l'Accademia del Teatro alla Scala, la scuola di formazione per quadri artistici e tecnici al momento operativa in Santa Marta e nell'area Ansaldo.
Negli ultimi dieci anni, l'Accademia ha quadruplicato il numero degli studenti, quindi sì: l'urgenza di trovare una sede opportuna è viva. Dove posizionare la Cittadella? Una proposta è quella dell'area dismessa in zona Rubattino.
Le istanze mosse dai sindacati sono l'ulteriore segnale di una Scala che si allarga. E che ha un progetto in tasca firmato Mario Botta per la palazzina in Via Verdi dove si realizzeranno sale prova per orchestra e per il corpo dii ballo. Ora si attende - però - l'avvio dei lavori.Paf
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