(...) agli antichi splendori.
La notizia è già stata divulgata, ma conviene rammentarla. Martedì di prima mattina, Paula Angel Terase, inglese, addetta al governo dei cavalli, al loro allenamento e alla loro salute, esce dalla scuderia montando un purosangue, Madiam, bisognosa di sgranchirsi: un lavoro routinario, quotidiano. Come al solito, l'inizio del lavoro si svolge con un leggero canter, una sgambatura. Per la cavalla e la signora in sella è un gioco in allegria. La giornata è bella e fresca, e a un certo punto il galoppo si allunga per completare il riscaldamento muscolare. Ma la corsa si interrompe bruscamente.
Madiam inciampa in una buca che in pista non dovrebbe esistere, e difatti non è mai esistita: Paula Angel viene disarcionata e scaraventata a terra. Una botta micidiale. La donna rimane immobile, svenuta: ha battuto la testa. Soccorsa e trasportata all'ospedale, qui giace ancora in coma farmacologico. Non si è trattato di un banale incidente. Qualcosa non quadra. Che ci faceva una buca enorme (40 cm di ampiezza e 28 di profondità) lungo un percorso che dovrebbe essere sempre liscio quale biliardo?
Questo è il punto da chiarire. Il sospetto è che a scavarla sia stata una mano criminale, assassina. L'indagine è aperta e se ne occupa, guarda caso, la squadra omicidi. I responsabili dell'ippodromo, a nostro giudizio, avrebbero dovuto sospendere immediatamente ogni attività sul campo. Viceversa, un altro fantino, Gregorio Arena (nome noto nell'ambiente) in sella a Pittura d'Arcadia, tre quarti d'ora (non tre minuti) più tardi, compie ignaro lo stesso tragitto della collega ferita e ne segue la cattiva sorte a causa della medesima buca: trauma cranico (ematoma gigante) e prognosi riservata.
Siamo impazziti? C'è un cratere di origine misteriosa in pista, un'amazzone stramazza al suolo col proprio destriero e nessuno provvede a bloccare gli allenamenti in quel tratto di terreno? Un grave peccato di omissione per il quale ci auguriamo che qualcuno abbia a pagare duramente. Incoscienza, sciatteria o peggio? La vicenda merita una spiegazione e una punizione. Senza contare che una buca di quelle dimensioni non si forma da sé, tantomeno nella corrente stagione calda per cui il terreno tutt'al più sarà secco e le zolle compatte. Mah!
L'auspicio non è solo che le due vittime si salvino e tornino presto a cavallo, ma anche sia fatta giustizia. Ci si domanda altresì chi eventualmente avesse interesse a provocare volontariamente simili accidenti. Per il momento una risposta non c'è e la nostra fantasia non è in grado neppure di formulare ipotesi.
Attendiamo lumi, limitandoci a ribadire che l'ippodromo fa gola a troppa gente: è un'area meravigliosa a due passi dal centro di Milano, dove c'è chi sogna di edificare un quartiere elegante, di lusso e dai prezzi elevati. A pensare male non si sbaglia quasi mai (un motivo di consolazione c'è: i purosangue non si sono azzoppati).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.