E il problema di viale Jenner non è risolto

Il centro islamico guidato da Abdel Hamid Shaari ha perso. Questo significa che gli islamici continueranno a pregare sul marciapiede

E il problema di viale Jenner non è risolto

Se si va all'origine del pasticciato bando per assegnare i luoghi di culto, si scopre che tutto nacque dalla volontà della giunta arancione di risolvere un problema che si trascinava da anni. La preghiera islamica sui marciapiedi di viale Jenner. Un centro abusivo che recava problemi al quartiere. Nel bando aveva inserito una premialità alle sigle che si impegnavano a chiudere sedi contestate dai quartieri. Sembrava un passaggio ad hoc. Ma il centro islamico guidato da Abdel Hamid Shaari ha perso.

E ora che succede? L'amministrazione ha pensato anche a un piano B? Se lo chiedeva giustamente ieri il comitato che chiede da lungo tempo di mettere i sigilli al centro, coinvolto in passato anche nelle indagini antiterrorismo. «Che senso ha assegnare spazi di preghiera a chi ne ha già a disposizione? I marciapiedi torneranno a essere invasi». Per carità, forse fino al prossimo sindaco neanche chi le ha vinte metterà piede sulle aree.

La legge regionale anti-moschee è stata impugnata, ma la sentenza potrebbe annullare il bando. La giunta ha fatto il passo più lungo della gamba e ora si inventa cavilli per tenere bloccati i terreni. Finché il nodo non sarà sciolto.

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