Treni in ritardo. Di venti minuti, di quaranta, perfino di un'ora. E il povero pendolare, infreddolito sulla banchina della stazione, se ne resta lì, impotente, ad aspettare. «È lunedì mattina, cominciamo bene». Qualcuno pensa che si siano ghiacciati gli scambi ferroviari, qualcun altro ipotizza il solito guasto. Ma non è nulla di tutto ciò. Semplicemente i macchinisti non si sono presentati al lavoro. O meglio, non sono nemmeno stati convocati.
Da un paio di giorni, ad occuparsi della gestione dei turni del personale, degli orari e delle fasce da coprire è un sistema informatico che è andato letteralmente in tilt. Risultato: i dipendenti non sono stati avvisati per tempo e ad avviare i treni del mattino non si è presentato nessuno. Le difficoltà hanno riguardato un po' tutte le linee, sia quelle del ramo Fnm sia quelle gestite da Fs-Rfi: sulle linee «dello Stato» i rallentamenti maggiori si sono registrati sui treni Varese-Treviglio, 39 minuti di ritardo per un Milano-Domodossola, 40 un Malpensa-Bellinzona.
Su Twitter Trenord spiega ai pendolari che il problema (nello specifico della linea Gallarate-Milano) sarebbe uno scambio guasto alla stazione di Parabiago. Ma non si tratta solo di quello. Il computer centrale ha fatto cilecca: sulle linee di Varese, Como, Monza, Saronno-Lodi. A metà giornata, Trenord non può che presentare le proprie scuse con un comunicato ufficiale. «La causa - spiega Giuseppe Biesuz, amministratore delegato Trenord - è stata individuata nel malfunzionamento del nuovo sistema informatizzato di programmazione e gestione dei turni del personale, entrato in funzione domenica, in concomitanza con l'entrata in vigore del nuovo orario invernale, che prevede l'introduzione di circa 140 tra nuove corse e prolungamenti di linea, e della nuova turnazione introdotta con il contratto aziendale efficace dallo scorso primo dicembre».
I tecnici sono rimasti al lavoro per l'intera giornata ed oggi il rischio di nuovi flop dovrebbe essere scongiurato. I problemi si sono accavallati all'inaugurazione del nuovo orario invernale, con tanto di potenziamento delle corse. Proprio ieri il presidente Roberto Formigoni e l'assessore alle Infrastrutture Andrea Gilardoni hanno inaugurato la linea Saronno-Seregno, una sorta di «Pedemontana ferroviaria - spiega Formigoni - che collega lungo l'asse est-ovest le linee ferroviarie che oggi percorrono la Lombardia lungo l'asse nord-sud. In questo modo si potrà decongestionare il traffico sul nodo di Milano e intercettare quello proveniente dal Nord Europa, senza intasare il capoluogo».
L'assessore Gilardoni, che non ha potuto non notare i gravi ritardi del lunedì mattina, si è detto «dispiaciuto e contrariato. Mi scuso con i cittadini lombardi». Non solo, l'assessore ha anche chiesto un rapporto dettagliato su quanto accaduto per fare chiarezza sui problemi di natura organizzativa e fare in modo che non capitino mai più.
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