È il giovedì tanto atteso, quello dei primi risultati di Alessandra Ghisleri che poi tutti si affannano a non chiamare sondaggi, ma «una prima verifica» delle condizioni generali e delle persone di cui si è parlato negli ultimi mesi come possibili candidati sindaci. La donna di numeri, percentuali e voti ha la bocca cucita e strapparle una parola è praticamente impossibile. Il nome forte nel centrosinistra è quello di Giuseppe Sala. Alessandro Sallusti, direttore del Giornale, che poi era la vera novità di questa prima tornata di verifiche, voluto dal presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è stata una sorpresa, perché sarebbe il più gradito nell'area azzurra, e quindi anche colui che traina maggiormente la coalizione, almeno tra i candidati di cui si è parlato finora, sia politici che esponenti della società civile. Tra i testati ci sarebbero anche l'ex sindaco, Gabriele Albertini e l'avvocato Annamaria Bernardini De Pace, oltre a giornalisti, politici e altri protagonisti della vita politica milanese.Sul fronte della sinistra, ieri Sala si è ritrovato sul palco con il sindaco Giuliano Pisapia per ritirare da Napolitano un premio per la gestione di Expo.
E lì ha rilanciato un messaggio chiaro alla sinistra, e anche al Pd in bilico tra lui e l'ipotesi del vicesindaco Francesca Balzani: «Sono convinto che il valore di questa città è legata al cambiamento. Cambiando, innovando, si ottiene qualcosa di più». Un benservito che può costargli caro a sinistra. A accelerare un posizionamento romano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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