Come in tutte le campagne elettorali che si rispettino, al momento della consegna delle liste arriva qualche sorpresa. Nonostante gli spifferi della vigilia, una è certamente Giusy Versace, campionessa paralimpica, bella e determinata, che sarà candidata a Varese per Forza Italia: probabilmente sarà Silvio Berlusconi a presentarla agli elettori domani sera a Porta a Porta. L'altra novità si chiama Ylenia Citino. Arriva da Catania, ha 30 anni, è già stata candidata alle Europee del 2015 e ha partecipato a qualche puntata di «Uomini e donne» nel 2011. Così la definiscono correttamente «tronista», ma la giovane signora per la quale è pronto un collego nel nord di Milano vanta studi alla Luiss e in diverse interviste si è difesa dall'epiteto non sempre ritenuto un complimento ricordando di aver lavorato al consiglio dell'Unione europea e nella segreteria del prefetto di Parigi.
Arriva dal mondo della moda Matteo Perego di Cremnago che ha lavorato per tanti anni come manager del gruppo Armani prima di fondare il brand di accessori di lusso Cambiaghi e che correrà a Pavia. C'è poi Gloria Saccani, medico, componente del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, stimata da Fedele Confalonieri, che si candiderà come numero due nel collegio di Monza. Nome già assimilato Pasquale Cannatelli, vicepresidente di Fininvest, candidato a Milano e nel proporzionale di Abbiategrasso. A Legnano al Senato correrà Salvatore Sciascia, prima del debutto in politica ufficiale della guardia di finanza e poi direttore dei servizi fiscali del gruppo Fininvest e il vicepresidente di Mediolanum Alfredo Messina.
A spingere, nel collegio plurinominale di Milano centro, sarà Mariastella Gemini, in corsa nell'uninominale a Desenzano del Garda. Un nome illustre, tra le donne, è quello di Cristina Rossello, avvocato di Marina Berlusconi, cinquantenne impegnata nelle pari opportunità con il suo «Progetto Donne e Futuro», che punta a far crescere la presenza delle donne nel mondo dell'economia, molto stimata nella sua professione e con clienti illustri: sarà candidata nell'uninominale della Camera nel collegio di Milano centro. Tra gli altri volti femminili, Federica Zanella, ex giornalista sportiva di Telelombardia e presidente del Corecom, che si batterà nella periferia est, nel collegio Milano 4, tra Stadera, Rogoredo e Lambrate.
E ancora Valentina Aprea, assessore regionale a Istruzione e Lavoro e già sottosegretario al Miur, che sarà in corsa nel collegio Gorgonzola, mentre Laura Ravetto sarà candidata a Como.
Le liste azzurre hanno segnato, oltre a una valorizzazione del consiglio regionale con Alessandro Sorte e Claudio Pedrazzini, anche un rimescolamento delle carte a Palazzo Marino. Saranno candidati ben quattro consiglieri comunali. Il primo è Luigi Pagliuca, commercialista, che correrà nel collegio uninominale di Milano centro. L'avvocato Fabrizio De Pasquale è stato candidato in un collegio plurinominale così come il suo collega Pietro Tatarella. Entrambi molto impegnati, sanano un vecchio conflitto che li aveva contrapposti, quando nel 2014 c'era stata una sostituzione tra i due alla guida del gruppo azzurro non proprio indolore. Ma da allora tanta acqua è passata sotto i ponti e adesso approdano tutti nelle liste per la Camera. Il quarto aspirante parlamentare in arrivo dal Comune è Luigi Amicone di Tempi: non correrà in Lombardia, ma nelle liste di Forza Italia in Emilia Romagna.
Ad Abbiategrasso, Legnano e Rozzano toccherà a Michela Vittoria Brambilla correre alla Camera all'uninominale e incaricarsi del ruolo politico di guidare la lista plurinominale, mentre al numero due è in corsa Sestino Giacomoni, insieme a Valentino Valentini, capolista di Bollate, Sesto e Cinisello, tra i consiglieri di Berlusconi. Correranno nel proporzionale Paolo Romani, Andrea Mandelli come capolista a Monza, il bocconiano Francesco Ferri.
Si profilano le sfide. In centro a Milano lo scontro sarà tra l'avvocato Rossello per il centrodestra, un ritorno alla politica dell'ex assessore alle Finanze, il centrista Bruno Tabacci, scelto dal Pd, e la terza carica dello Stato, Laura Boldrini, presidente del Senato e icona di Liberi e Uguali. Ma i nomi più forti saranno spesi nei collegi plurinominali, così da drenare voti e fuori dai confini della città. Sembra questa soprattutto la strategia della Lega, che ha mandato in avanscoperta i «giovani» Igor Iezzi (Milano 5) e Alessandro Morelli (Milano 3) e nomi più leggeri come Laura Molteni per l'uninominale di Milano 2 alla Camera.
Matteo Salvini ha scelto per sé di correre al plurinominale del Senato di Milano, che comprende anche Rozzano, ovvero come capolista del listino bloccato. Niente scontri diretti nell'uninominale per il segretario della Lega. Come per Umberto Bossi, che a Varese sarà il numero uno del listino.
Le scelte della sinistra a Milano hanno trovato contestazioni fin dentro il partito: Bruno Tabacci a parte, le ultime aggiunte in corsa sono state Lia
Quartapelle, già renziana impegnata in Africa e negli aiuti allo sviluppo, ma praticamente imposta dalla base a Matteo Renzi, il contestatissimo condirettore di Repubblica Tommaso Cerno e l'ex assessore al Commercio, Franco D'Alfonso.
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