Comune "militarizzato"? La sinistra storce il naso

Sicurezza all'ordine del giorno. Metal detector e anche agenti anti terrorismo all'ingresso

Comune "militarizzato"? La sinistra storce il naso

Prova del nove. Domani il consiglio discuterà della sicurezza del consiglio, della sicurezza di Palazzo Marino. Della sicurezza in generale e nello specifico. É l'onda lunga dell'irruzione di pochi giorni fa di una quindicina di miltanti di CasaPound che continua a far discutere. Quattro ore di caos dentro e fuori il Palazzo. In Consiglio si era innescata una lite tra i portavoce di Casapound e il consigliere di SinistraxMilano Paolo Limonta, e qualcuno di loro ha risposto con il saluto romano. Ora sotto la lente di chi sta facendo le indagini c'è un video che è stato acquisito e permetterà di verificare se sono stati commessi reati, a partire dall'apologia di fascismo, e denunciare i responsabili. Ma il problema della sicurezza resta. Perchè non è la prima volta che Palazzo Marino viene «violato», qualche tempo fa erano stati i centri sociali ad irrompere in consiglio in una gazzarra che però non aveva suscitato tutto il clamore di questa. Forse, come spesso accade, c'è una violenza che è più violenza di un'altra. Ma tant'è. Ora si discuterà di controlli più rigidi, tipo quelli che già adotta il Palzzo della Regione, con metalt detector all'ingresso, con scanner e agenti di polizia. Ora per accedere alla parte dell'aula riservata al pubblico ogni ospite è obbligato a registrarsi all'ingresso, quindi il Comune è già in possesso dei dati anagrafici di tutti i presenti. Ma serve qualcosa in più E il consiglio, come ha già anticipato il sindaco Sala, lavorerà i questa direzione. L'idea è quella di un un piano per «blindare» Palazzo Marino anche in chiave antiterrorismo. Perchè è vero che chi vuole assistere ai lavori dell'aula o visitare la sede del Comune viene «schedato» all'ingresso, ma non vengono assolutamente controllati borse e zaini. Non ci sono neanche i tornelli, per frenare eventuali irruzioni, se ne parlò in chiave anti-furbetti ai tempi di Letizia Moratti ma non sono mai stati installati. Forse anche perchè la sinistra non ama l'idea del palazzo militarizzato. «Dopo l'episodio dell'altro giorno a PalazzoMarino- ha scritto ieri sulla sua bacheca Facvebook il delegato del sindaco alle Periferie Mirko Mazzali di Sinistra per Milano- leggo della proposta di mettere tornelli e metal detector.

Cosa mettiamo uno strumento che segnala l'ingresso di uno di Casa Pound? Nonoccorre militarizzare Palazzo Marino....Non serve a nulla». Sindaco e giunta invece valutano invece di chiedere anche il supporto di due agenti della Digos all'ingresso di piazza Scala nei giorni di Consiglio, due sono già presenti all'interno.

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