Comune, Pisapia peggio di Bersani

Comune, Pisapia peggio di Bersani

Il sindaco prende un'altra pausa di riflessione sul rimpasto. Weekend a Londra con la moglie, a trovare il figlio di lei che studia nella capitale britannica e lunedì invito dalla London School of economics e dalla Camera di commercio italo-inglese per parlare di Expo. «Incontrerò alte personalità istituzionali, prima di riformare la squadra giusta voglio anche vedere cosa emerge da Londra a proposito del 2015». Chiamasi: arrampicarsi sui vetri. Comunque, «ogni scelta sarà fatta non prima della fine della prossima settimana». Nella Lombardia che ha fallito l'«operazione Ohio» con Ambrosoli, il Pisapia bis potrebbe nascere venerdì 15, insieme alla prima riunione di Camera e Senato. L'analogia con Bersani per ora c'è: caos totale. Sempre pensare in grande. Ma prima di partire il sindaco ha voluto mettere un punto fermo: l'esperienza di Davide Corritore come direttore generale è conclusa. Quella che sembrava solo una mossa tattica per rinviare dopo le elezioni - la raccolta delle candidature per il posto di dg - sarà invece attuata. «Fondamentale» per le scelte sul rimpasto ha spiegato sarà «la scelta giusta» sul direttore generale. In questo momento ha ribadito il sindaco «sto pensando innanzitutto al dg, sto valutando i curricula che sono numerosissimi», ben 184. «Ne ho esaminati alcuni e ci sono delle eccellenze». La squadra per «rilanciare il miglioramento di Milano ruoterà attorno al direttore generale». Dichiarazione che ha colto di sorpresa anche parte della maggioranza. Quale sarà il futuro di Corritore? Di lui si parlò prima come successore di Tabacci al Bilancio ma questa ipotesi sembra scartata, mentre salgono le azioni della eurodeputata Pd Francesca Balzani. Se Pisapia vuol rispettare la parità di genere, dovrebbero entrare due donne al posto delle dimissionarie - una è già confermata, la capogruppo Pd Carmela Rozza - anche se ieri si è tenuto le mani libere, «tutto può succedere». Poi si parlò di una figura ponte con Roma per Expo (magari da sottosegretario) in caso di vittoria del centrosinistra, ma con l'aria che tira per il governo la partita si è complicata. Non compare tra i candidati alle nomine nei cda delle grandi aziende in scadenza anche se molti vicini al dg scommetterebbero su un ruolo di manager tra qualche mese in Sea o A2a, anche se nel secondo caso bisognerebbe attendere l'esito delle comunali a Brescia. Chissà che proprio per muoversi su un arco temporale e ipotesi più ampie, nel frattempo il sindaco non offra proprio a Corritore un nuovo ruolo che intende costituire in Comune, un coordinatore delle strategie future per le società partecipate. Ruolo per cui in passato si era parlato di Pietro Modiano, presidente di Nomisma e main sponsor di Pisapia insieme con la moglie, la Pd Barbara Pollastrini. Ora Modiano è candidato dai Democratici al cda di Sea e potrebbe diventare presidente.

Sulla permanenza di Giuseppe Bonomi nella società come dg dopo la scadenza del mandato, Pisapia ha solo ricordato che «Bonomi ha un contratto, il Comune prenderà una decisione con il socio privato». Tra gli aspiranti direttori generali non c'è invece Cesare Vaciago mentre si è candidato Mauro Bonaretti, ex dg di Reggio Emilia.

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