Da mercoledì l'Università Iulm ospita tre delle voci più autorevoli dell'odierno dibattito culturale, ovvero Umberto Galimberti, Vito Mancuso e Massimo Recalcati, in un ciclo di tre incontri aperti al pubblico, «Vivere nell'incertezza». Incontri con i filosofi, un laboratorio di idee e riflessioni sulla società contemporanea e le sue contraddizioni, un progetto a cura di Mauro Ceruti.
«Viviamo in un'epoca segnata dall'incertezza. La modernità non sembra aver realizzato le promesse di una vita migliore, più libera, più armonica. L'idea di progresso, come legge ineluttabile, sta mostrando la sua fragilità: diventa più problematico delineare gli orizzonti verso i quali stiamo andando. Viviamo una condizione inquieta: la perdita di un futuro garantito può lasciare certo disorientati. Ma il disorientamento può diventare preludio di una nuova consapevolezza».
Sono le parole che accompagnano la manifestazione che comincia il 29, appunto, con la lectio magistralis «L'uomo nell'età della tecnica» a cura di Umberto Galimberti, filosofo, sociologo e giornalista, oltre che autore di libri tradotti in molte lingue come «La terra senza il male». «Jung dall'inconscio al simbolo», «Il tramonto dell'Occidente» e «I miti del nostro tempo». E ancora: mercoledì 5 aprile, avanti con il teologo laico e scrittore Vito Mancuso che illustrerà la «Dotta ignoranza», mentre mercoledì 3 maggio chiuderà gli incontri lo psicoanalista e saggista Massimo Recalcati con la lezione «Al di là del sacrificio».
Dialoga con loro il curatore del progetto, Mauro Ceruti, Professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza e Direttore del Dipartimento di Studi classici, umanistici e geografici (gli incontri si svolgono presso l'Auditorium dello Iulm Open Space in Via Carlo Bo 7, dalle ore 17.30. L'ingresso è libero, previa iscrizione online).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.