In Consiglio da 28 ore per tassarci

In Consiglio da 28 ore per tassarci

Il muro delle 28 ore è stato abbattuto. Ieri pomeriggio il consiglio comunale ha cancellato il suo precedente record: alle 18 erano 30 ore consecutive di permanenza senza interruzione in aula dei consiglieri. Ma il dibattito sul bilancio di previsione 2013 è continuato per tutta la notte. Quella cominciata esattamente quattro giorni fa, giovedì alle 17.30 è la seduta più lunga che si ricordi a Palazzo Marino: su 72 ore, al netto di due sospensioni da 5 e 10 ore, quasi 58 trascorse in aula. «Un record di cui avrei fatto a meno..». Scrive Mirko Mazzali, consigliere di Sel su facebook. Una maratona simile non si vedeva dal settembre 2012 quando i consiglieri si erano sfidati a colpi di emendamenti per 28 ore filate per la quotazione in borsa di Sea e la vendita con la Provincia di Milano Serravalle. Il parlamentino targato Pisapia si lascia alle spalle altri due ex record: nel luglio 2011 25 ore in aula per l'introduzione dell'addizionale Irpef e nel novembre 2011 27 ore per la vendita del 29,75% di Sea.
I segni della stanchezza si mascherano a fatica sui volti dei protagonisti: facce stravolte, frasi senza senso compiuto, chi torna dopo aver dormito qualche ora, chi gusta biscotti o aperitivi portati da amici e sostenitori, chi si addormenta e viene svegliato quando arriva il sindaco. Chi crolla in macchina per la fatica e chi sorride come se nulla fosse. Ancora chi va a casa a mettere a letto i figli per poi tornare, chi i figli se li porta in consiglio.
«La speranza è che si arrivi al voto per domani (oggi per chi legge) mattina» commenta l'assessore al Bilancio Francesca Balzani. Le scadenze, indicate a «metà mese» per la devoluzione di 89 milioni di mutui di Cassa Depositi e prestiti e nella giornata di oggi per 185 milioni di nuovi debiti, sono «scadenze di prassi e non di legge» ma in ogni caso da rispettare: «Se riusciamo a chiudere domani mattina (questa mattina) possiamo rimettere in carreggiata le devoluzioni. I nuovi mutui hanno una istruttoria più complessa ma se stanotte si approva il bilancio abbiamo speranze». In bilico dunque le sorti delle grandi opere pubbliche da finanziare, anche se «non ci hanno mai dato i documenti - polemizza Igor Iezzi della Lega- che testimoniano l'urgenza della scadenza di queste opere».
Un'unica certezza: arrivati a questo punto si va avanti. Questo l'ordine di scuderia della maggioranza che dopo un breve summit con il sindaco intorno alle 18 torna ai banchi compatta, per «andare avanti stancamente». E dell'opposizione: «Sono abituato a portare a termine le cose che inizio - commenta il capogruppo di Fratelli d'Italia Riccardo de Corato - non mollo». «Il sindaco ieri sera non ha ammesso nessun errore, noi andiamo avanti, hanno finito di mettere la museruola all'opposizione», dice il capogruppo della Lega Alessandro Morelli.

Diversa la posizione di Forza Italia che alle 15 ha deciso di non continuare con l'ostruzionismo, ma è comunque rimasta in aula a presidiare: «Abbiamo smentito l'arroganza della maggioranza - tuona il capogruppo Alan Rizzi - a nulla è servito l'atto di violenza di contingentare i tempi della discussione, come si è visto».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica