Speranza arancione. Per qualcuno è solo un piccolo passo avanti, ma la speranza è che sia il primo di una lunga serie di passi verso la normalità.
Il livello dei ricoveri resta alto (in terapia intensiva restano 834 pazienti, negli altri 6.595) come lo stress a cui sono sottoposte le strutture ospedaliere, ma la situazione dei contagi sta lentamente e nuovamente migliorando. Ieri si sono registrati 2.569 nuovi positivi su 46.718 tamponi, con un tasso di positività del 5,4%.
Fra domani e venerdì la Lombardia potrebbe lasciare la fascia rossa - la più penalizzante e restrittiva per le attività commerciali e la libertà di movimento delle persone - e tornare all'arancio in cui almeno riaprono i negozi (dopo la stretta di un mese fa, come noto, le scuole sono state comunque riaperte dalle materne alla prima media, in virtù di un decreto governativo che ha superato la divisione in fasce).
L'Rt è sicuramente sotto l'1. Allo 0,93 a Milano, dove già era basso e quindi arretra lentamente. Anche l'incidenza è rassicurante: il numero di casi per 100mila abitanti è sceso, certamente al di sotto di 250, indicata come soglia critica. L'incidenza che viene tenuta presente è quella fissata al giovedì, quindi quella che va dal venerdì precedente alla valutazione al giovedì. In Lombardia la soglia critica è intorno ai 25mila casi. E i casi registrati dal 31 marzo al 6 aprile sono stati 21.839, con un'incidenza che a martedì era a 217,1. Numeri positivi insomma. «I numeri della Regione stanno migliorando - ha detto due giorni fa il governatore Attilio Fontana - venerdì mi auguro e spero che i numeri verranno confermati e si potrà chiedere, spero che venerdì si possa chiedere, di rientrare nell'arancione». «Non posso dare la certezza perché la si potrà avere venerdì - ha aggiunto - ma la situazione da un punto di vista epidemiologico sta migliorando, il virus sta rallentando, i numeri sono positivi». Secondo Fontana «il vero discrimine» per poter parlare più in tranquillità di riaperture «sarà quando la vaccinazione di massa sarà arrivata a un buon punto, quando avremo raggiunto una percentuale alta di vaccinati. Credo sia l'unico obiettivo con il quale si potrà parlare di normalità riacquistata. E i numeri della nostra Regione sul numero di vaccinati, 1 milione e 800mila persone, ci fa ben sperare».
Ieri le dosi di vaccino somministrate sono arrivate a quota 1.828.611, con l'82% degli insegnanti coperti con prima dose (oltre 181mila persone) e la fascia degli over 80 che è arrivata al 68% di copertura (il 73% se si considera solo coloro che hanno aderito, e non l'intera popolazione ricompresa nella fascia).
Polemiche e incertezze non mancano, almeno secondo quanto denuncia l'opposizione: «Decine di over 80 - secondo il Pd - non sono riusciti a ricevere la dose prevista» e «hanno protestato - dice il Pd dopo essersi presentati spontaneamente al centro, così come indicato ieri dall'Asst Brianza, anche in assenza di precedente adesione al portale».
A partire dalle 12 di ieri - ha fatto sapere la Regione - «è attivo il portale di Poste per le prenotazioni delle vaccinazioni anti Covid-19 per gli over 80 in Lombardia che non hanno ancora aderito alla campagna vaccini». «Contestualmente - aggiunge Palazzo Lombardia - è stato chiuso il portale per le adesioni di Aria spa che rimane attivo solo per le adesioni del personale scolastico».
E la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha spiegato che «da oggi (ieri, ndr) gli over 80 che non hanno ancora aderito alla campagna vaccini anti-Covid potranno prenotarsi direttamente sul portale Poste».
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