Da Crepax a Umberto Eco, una rivoluzione nel segno di Charlie Brown

Da Crepax a Umberto Eco, una rivoluzione nel segno di Charlie Brown

Spazio Wow celebra i 50 anni di Linus, la prima rivista di fumetti al mondo. Torniamo quindi a quel 2 aprile 1965 quando, proprio a Milano, in una stagione di rapidi cambiamenti nel costume e negli stili di vita degli italiani, l'editore Giovanni Gandini (già attivo nella sua storica libreria di via Verdi) battezzò una «rivista dei fumetti e dell'illustrazione», che divertisse e insieme facesse, a suo modo, opinione: era arrivato Charlie Brown, ma soprattutto era iniziato anche in Italia il riscatto di un'arte vista con la puzza sotto il naso dai custodi della cultura ufficiale e accademica. «Linus e la rivoluzione del '65» il titolo completo dell'esposizione che fino al 10 maggio porta in viale Campania tavole originali di autori iconici come Guido Crepax e Enzo Lunari, documenti rari, libri, pubblicazioni oltre a numerosi numeri che hanno fatto la storia del mensile. A partire da quella famosa prima copertina verde con il bimbo-filosofo dei Peanuts intento a succhiarsi il pollice. Fra le strisce di quel numero, le storie di Charlie Brown e Li'l Abner e un episodio completo di Braccio di Ferro. Finalmente sbarcavano in Italia autori come Schulz, Al Capp, Segar, Herriman, Walt Kelly, che ideò l'opossum Pogo, Johnny Hart, noto per i cavernicoli di B.C., Sidney Jordan, papà del fantascientifico Jeff Hawke, fino a Georges Wolinski, vittima dell'attentato del 7 gennaio a Charlie Hebdo. A proposito di Avengers: il supplemento LinusEstate ospitò per la prima volta qui da noi, nel 1966, i Fantastici Quattro. Anche tra gli italiani la lista delle grandi matite è molto lunga: Crepax con la sensuale Valentina ma prima ancora, come alcuni ricorderanno, con il curioso Neutron, strano personaggio che si muoveva «sullo sfondo della società letteraria e mondana tra Monza e New York»; Lunari, con il preistorico Girighiz e il fulminante vecchietto Eritreo Cazzulati. Per non parlare di critici, scrittori, umoristi come Michele Serra, Pier Vittorio Tondelli, Stefano Benni, Alessandro Baricco, Gino e Michele. Ma nel 1965 non nacque solo Linus: nel febbraio di quell'anno esordì il Salone Internazionale dei Comics di Bordighera, diretto progenitore del noto Lucca Comics and Games, attesissimo da professionisti e appassionati di fumetti e dintorni. Tra gli ideatori Romano Calisi, Umberto Eco, Claudio Bertieri, Rino Albertarelli.

Il fumetto, grazie anche all'intervento di Baldini e Castoldi, era definitivamente entrato nell'orizzonte della sociologia, della semiotica, della critica: a questo proposito c'è almeno un altro nome da non dimenticare, ed è quello di Oreste Del Buono, direttore di Linus dal '72 all'81. A lui, che pubblicò grandi riflessioni sul fumetto, è stato intitolato il parco adiacente.

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