Nessuno si è fatto male, ma è bastato il freddo a sgretolare l'intonaco dalla volta della Galleria. E a sollevare dubbi e polemiche sul restauro da dieci milioni di euro negli ultimi tre anni (metà pagati dagli sponsor e metà dal Comune): i lavori sono finiti a maggio, in concomitanza con l'avvio di Expo, come è possibile che pezzi di intonaco possano cadere sulla testa dei passanti? É stata la domanda che il centrodestra ha rivolto alla giunta ieri dopo l'incidente. É accaduto intorno alle undici del mattino, la polvere di intonaco si è staccata dalla volta di ingresso che dà su piazza Duomo. Nel Salotto si è creata una certa agitazione, in casi di questo genere si teme subito il peggio. Nessuno si è fatto male e l'area è stata subito transennata dalla polizia locale (è intervenuto anche il Nuir, il Nucleo di intervento rapido dell'assessorato ai Lavori pubblici), in attesa di verifiche. A provocare la caduta, secondo la ricostruzione dei tecnici comunali, sono stati gli sbalzi termici, tra il caldo e il freddo, che hanno fatto sgretolare la stuccatura superficiale delle grappe metalliche, i supporti usati per tenere insieme i pezzi della volta. É stato causato dalla dilatazione e restringimento dei materiali. Alle ore 13 le transenne sistemate all'ingresso della Galleria sono state rimosse perchè «non c'era un livello di preoccupazione tale da mantenerle», come ha sottolineato l'assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza, arrivata sul posto a controllare di persona la situazione. Intorno alle 15 i tecnici hanno controllato tutto l'arco con l'ausilio di una gru meccanica e hanno grattato via dalla volta la polvere di intonaco residua, accertando che non c'è pericolo di altri crolli e non ci sono danni. L'intervento è durato circa un'ora e mezza. I tecnici hanno ribadito che si tratta di una «situazione fisiologica» legata alle condizioni meteo. Ma è scattata subito la polemica politica. «È stato fatto proprio un bel lavoro in Galleria - ha commentato il consigliere di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato -. Il restauro è finito a maggio e sei mesi dopo già crolla l'intonaco».
La fine dei lavori «fu salutata in pompa magna - ha aggiunto - come opera di «efficienza. Chissà di quale efficienza parla, visti i risultati. Sono stati spesi dieci milioni di euro, una bella cifra che, evidentemente, è stata usata male. Chi ne risponde?».RC- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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