È stato siglato ieri il protocollo d'intesa tra l'assessorato al Welfare della Regione e la Federazione degli Ordini dei medici e odontoiatri lombardi (FROMCeO), che raccoglie 12 ordini dei medici per una stretta collaborazione sulle politiche sanitarie future. L'aspetto più importante, la vittoria dell'assessore al Welfare Giulio Gallera, è l'approvazione all'unanimità del documento sul ruolo del clinical manager nella presa in carico del paziente cronico. Tradotto: i medici di medicina generale hanno in sostanza approvato la riforma sanitaria, o meglio la «riforma dei cronici», su cui l'assessorato lavora da oltre due anni, con momenti di tensione, scontro con i sindacati e dibattito acceso tra i medici e appunto e l'assessorato. Al momento l'adesione dei medici di base è ancora bassa: solo il 32 per cento ha aderito, per un corrispettivo di 69.748 pazienti che hanno sottoscritto il patto di cura, ovvero il 6,71 per cento. Numeri bassi, e si pensa che le lettere inviate ai pazienti cronici lombardi sono oltre tre milioni e quasi 300mila i pazienti che hanno sottoscritto la presa in carico, ma che rappresentano un punto di partenza concreto. Cosa è cambiato? Il ruolo dei medici di medicina generale che saranno «clinical manager» a tutti gli effetti e non più cogestori, e potranno aderire come singoli medici alla riforma, quindi non più solo se consorziati. Tradotto: il medico di base sarà a tutti gli effetti il punto di riferimento clinico per i pazienti cronici, quindi sia colui che redige il Pai, il patto assistenziale individuale di cura sia il referente ultimo per le cure e le diagnosi e gli esami specialistici. Tutte le funzioni burocratiche e organizzative quindi passano al gestore, ovvero il centro servizi, che avrà anche il compito di sottoscrivere con il paziente la presa in carico.
Come funziona? «Il clinical manager spiega Gallera sarà il redattore del documento di pianificazione delle attività sanitarie e socio sanitarie per la presa in carico. Il paziente, al momento della redazione del PAI, sceglie e comunica al medico la struttura che fungerà, tramite il proprio centro servizi, da Gestore. La scelta verrà effettuata tra le strutture presenti in un elenco, predisposto dall'ATS, tenendo conto anche delle strutture presso cui il paziente risulta Frequent User. Una volta firmato il PAI, al gestore verrà inviato un alert automatico dell'avvenuta pubblicazione sul Fascicolo Sanitario Elettronico, che entro cinque giorni lavorativi dovrà contattare il paziente e fissare l'appuntamento per la stipula del patto di cura. Il patto di cura sarà invece sottoscritto dal paziente e dal Gestore da lui scelto».
Per quanto riguarda la remunerazione: al medico di base verranno riconosciuti, con scadenza semestrale, 10 euro per ogni Pai pubblicato, mentre ai gestori tra i 25 e i 35 euro per ogni patto di cura sottoscritto, che saranno riconosciuti al 75 per cento subito.
I medici che vogliono aderire singolarmente al nuovo percorso si dovranno candidare da gennaio, tramite bando trimestrale pubblicato dalle Ats competenti, mentre fino alla fine dell'anno è possibile candidarsi in forma singola e consorziata previa istanza alla Ats.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.