Davanti al capo dell'esercito giurano i cadetti della Teuliè

Salvatore Farina tiene a battesimo i nuovi allievi tra i quali venti ragazze: "Siate sempre uniti e solidali"

Davanti al capo dell'esercito giurano i cadetti della Teuliè

Un giuramento degli studenti che rappresenta valori di «patria e libertà che Milano ha da sempre difeso in prima linea» ha affermato Salvatore Farina, nuovo capo di Stato Maggiore dell'esercito, di fronte agli allievi della scuola militare Teuliè.

Sono 76, di cui 20 ragazze, quelli che ieri hanno prestato la loro parola di fronte agli alti gradi delle forze armate e di circa trecento tra amici e famigliari. Hanno giurato fedeltà alla repubblica e a una serie di valori che sono alla base della «grande famiglia della patria italiana» come l'ha chiamata il generale per la prima volta in visita in città nella nuova veste.

Una cerimonia illuminata dal sole primaverile e dalle emozioni della cerimonia: persino Farina ha deciso di deporre il discorso scritto per procedere a braccio. «Provo troppa emozione per quel lo giuro e per un 1848 lontano solo nel tempo ha spiegato il generale - ma non nei valori che rappresenta».

Un sistema valoriale trasmesso anche ai ragazzi del corso Masotto III che hanno frequentato le stesse classi in cui passarono, da docenti, personaggi del calibro di Silvio Pellico e Ugo Foscolo. La storia della Teuliè risale infatti al 15 gennaio 1802, quando l'istituto nacque come orfanotrofio militare su iniziativa di Pietro Teuliè, allora ministro della Guerra della repubblica Cisalpina.

Pur con chiusure temporanee, la Teuliè ha continuato a sfornare studenti per le forze armate e non solo: tra chi completa il ciclo di studi interno, sono solo la metà quelli che continuano la carriera in divisa. Ma non per questo dimenticano l'esperienza come hanno dimostrato i numerosi ex alunni in abiti civili presenti ieri in corso Italia. «Voi, allievi del corso Masotto III avete la mia personale ammirazione e quella di tutti gli ospiti, le autorità, i concittadini e gli ex allievi qui presenti ha concluso Farina -. A voi dico Siate dei fratelli, aiutatevi oggi, domani e sempre, l'un l'altro. Non abbiate paura. Siate orgogliosi e fate proposte, i vostri comandanti vi ascolteranno. Così sarete dei grandi uomini e dei grandi soldati. Due esempi di formazione creati dalla scuola di corso Italia sono Simone Andriotto e Francesca Mottola».

L'impostazione militare si vede anche da piccoli dettagli come gli studenti del primo anno sempre di corsa: «È una regola interna sorride un tenente colonnello quelli del primo anno devono correre, così imparano la gestione del tempo».

Le tradizioni sono un punto cardine per la Teuliè, come quelle legate al passato ottocentesco italiano di cui fa parte la cerimonia del Tricolore. Il colonnello Gianluca Ficca, comandante della scuola militare, ha riconsegnato al Presidente del consiglio comunale di Milano, Lamberto Bertolè, il primo Tricolore simbolo delle Cinque Giornate, che proprio quest'anno celebrano il 170° anniversario.

E Bertolè per l'occasione ha ricordato il conte Torelli che per primo fece sventolare la bandiera sul Duomo, ispirando i milanesi nella lotta delle Cinque Giornate contro gli invasori austriaci. Un evento che ancora oggi rappresenta Milano e la storia risorgimentale italiana.

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