«La destra? Solidarietà e libertà»

Da assessore riuscì a far mettere una targa per Ramelli

Paola Frassinetti, Fratelli d'Italia, perché questa candidatura alle Comunali?

«Io avrei potuto aspettare le politiche ma questa battaglia è cruciale. Milano deve cambiare dopo 5 anni di immobilismo e chi ha qualcosa da offrire deve farlo. Io metto a disposizione la mia passione e l'esperienza da assessore provinciale e deputato per 7 anni. Poi, non lo nascondo, voglio misurarmi con le preferenze».

Fdi è una scommessa?

«Certo, nel 2013 tutti abbiamo messo a rischio la rielezione. Poi ho curato la strutturazione del partito in Lombardia».

Quale contributo darete?

«La cultura della destra politica, che ha una storia anche milanese, è rappresentata da Fdi. Solidarietà, libertà e identità soltanto un partito come il nostro può coniugarle».

Le «ruspe» come le vedete?

«Noi da sempre abbiamo un'idea di sicurezza che più che alle ruspe guarda a controllo e monitoraggio del territorio, alla sicurezza delle persone e delle periferie con i vigili di quartiere. I militari in città sono arrivati con La Russa ministro e abbiamo una proposta sulla legittima difesa».

La Lega è una concorrente?

«Lega e Fdi hanno trovato nell'opposizione netta a Renzi il fondamento per un'alleanza. Abbiamo un'idea di Europa molto simile ma quella di nazione è diversa. Io ho firmato una proposta per l'inno italiano in tutte le scuole e la Lega non l'ha votata».

Il candidato Parisi vi piace?

«È molto rassicurante e competente. Il suo approccio sereno, quello di Sala no».

Pisapia ha partecipato alla commemorazione di Ramelli e Pedenovi, vittime del terrorismo rosso...

«Per noi il 29 aprile è un giorno importantissimo. La nostra vita è cambiata. Io il 2 maggio del 1975 e del '76 l'ho passato ai loro funerali, ero coetanea di Ramelli e poi ho fatto mettere una targa nella sua scuola. La commemorazione è una testimonianza. Pisapia come sindaco ha partecipato, questo è importante, ma l'ha fatto senza fascia tricolore. Eppure non ci sono morti di serie a e b».

Le sue priorità per Milano?

«I milanesi sono tartassati, dobbiamo alleggerire la pressione di multe e

tasse, poi il traffico: basta con Area C e autovelox per fare cassa. Priorità sono sicurezza e lotta al degrado. E impegno per la libertà educativa, per una scuola libera che insegni anche usanze e tradizioni senza paure».

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