«Lotta alla burocrazia regionale attraverso una profonda semplificazione normativa». È la ricetta che il Pdl in consiglio regionale propone per alleggerire cittadini e imprese dal reticolo di incombenze procedurali causa, fra l'altro, del declassamento della Lombardia nella classifica della competitività stilata dall'Ue.
Mauro Parolini, capogruppo del Popolo delle Libertà in Regione, sottolinea prima di tutto come sia il contesto nazionale a penalizzare la Regione: «È il cattivo andamento dell'Italia che contribuisce al declassamento della Lombardia nel ranking europeo, tant'è vero che i fronti su cui la Regione guadagna invece posizioni sono quelli in cui ha diretta competenza (sanità e infrastrutture, per esempio)». Ciò non significa che non ci siano margini di miglioramento. Al contrario. «Chiediamoci se la burocrazia regionale è ancora orientata a fare il bene di cittadini, corpi intermedi e imprese. O piuttosto, in alcuni casi, non deprime l'iniziativa di singoli e associazioni che si muovono per il legittimo interesse proprio e per quello di tutti».
Insiste sulla lotta alla corruzione Gianantonio Girelli (Pd), presidente della Commissione speciale Antimafia del consiglio regionale. Essere retrocessi al 128esimo posto per competitività - dice Girelli - è un «conto salato che ci presenta il fenomeno della corruzione e dell'infiltrazione malavitosa in Lombardia».
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