(...) Ormai salgono a tre gli anni consecutivi in ribasso e la contrazione del personale sarebbe anche più forte, visto che nel 2011 sono state censite circa 22mila unità mai rilevate in precedenza. Così a parità di enti considerati nell'ultimo anno, ovvero del 2011 a confronto con il 2010, la caduta sarebbe pari all'1,6 per cento. Con riferimento al totale del personale impiegato nelle Pubbliche amministrazioni, esclusi i lavoratori con contratti flessibili. A livello settoriale uno dei cali più forti è quello che ha colpito la scuola, dove la riduzione prosegue ben da 4 anni.
Questi numeri, però, non devono essere letti così per la Regione, che è intervenuta precisando «che la Lombardia ha quasi il doppio degli abitanti del Lazio ed è chiaro che i raffronti vanno fatti su dati percentuali e non su dati assoluti». Il Pirellone chiede polemicamente «che senso abbia pubblicare dati simili che non fanno alcun riferimento alla popolazione». «I raffronti - precisa il Pirellone - vanno fatti su dati percentuali e non su dati assoluti».
«Altrimenti - viene scritto in una nota della Regione Lombardia - più che Ragioneria dello Stato si potrebbe chiamare arruffa-popoli dello Stato». Dal canto suo infatti il Pirellone ha fatto un'operazione di tagli e razionalizzazione del personale negli ultimi anni che ha portato a ridurre gli sprechi.
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