Cronaca locale

Il taser manda in cortocircuito la sinistra

Una mozione di Forza Italia chiedeva più sicurezza nel quartiere Feltre. E il "caso taser" fa scattare il tutti contro tutti a sinistra

Il taser manda in cortocircuito la sinistra

No alla richiesta di «potenziare e aumentare il numero di pattugliamenti da parte della polizia locale, soprattutto in orario notturno». No «all'installazione di nuove telecamere» all'interno dei giardini e in altre aree del quartiere Feltre che da mesi sono presi di mira da bande che di notte disturbano e vandalizzano giochi, panchine, cestini. No (quindi) all'installazione di cartelli che indicano che le aree sono videosorvegliate. Il centrosinistra ha bocciato in toto la mozione urgente presentata giovedì scorso dal capogruppo di Forza Italia nel Municipio 3 per chiedere misure di sicurezza nel quartiere in zona Lambrate, un testo che già è stato portato in discussione «a mesi d distanza dalla presentazione, e già questo - sottolinea l'azzurro - la dice lunga sull'attenzione che il Municipio ha per temi che riguardano la sicurezza». Ma fa presente che per non ammettere che ci sono problemi, il centrosinistra ha bocciato pure la parte che riguardava la sicurezza stradale. Fi chiedeva di «riasfaltare i vialetti e i marciapiedi più ammalorati e pericolosi all'interno del quartiere. Ma hanno detto di no a tutto». I fenomeni di movida molesta e atti vandalici «rischiano ovviamente di aumentare andando verso l'estate. Ma a quanto pare la sinistra preferisce non trattare il tema sicurezza e far finta che vada tutto bene».

Il centrosinistra a Palazzo Marino deve ancora «riprendersi» dal via libera giovedì scorso alla mozione con cui la leghista Silvia Sardone chiedeva alla giunta di testare il taser anche per i vigili. Le polemiche interne dopo giorni sono ancora caldissime. Tre anni fa l'aula bocciò il taser, 13 consiglieri Pd (compreso il capogruppo Filippo Barberis) invece questa volta hanno votato a favore e sono presi di mira da Verdi, sinistra radicale e persino dai centri sociali. Il sindaco Beppe Sala (che si era espresso contro) si trova in difficoltà, il giorno dopo l'approvazione ha detto un «sì alla sperimentazione, ma con prudenza».

Il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi che ha votato contro il taser ieri su Facebook provocava i colleghi dem: ha pubblicato una foto con «la pista ciclabile invasa dalle auto in sosta, purtroppo come sempre. I vigili saranno stati tutti impegnati a sperimentare il taser...». La presidente del Municipio 9 Anita Pirovano (lista Sala) ha ricordato che da ex consigliera comunale il 30 maggio del 2019 aveva depositato il testo contro il taser, poi discusso e approvato: «L'associazione Antigone aveva proposto a tutti i sindaci e i consiglieri delle città sopra i 100mila abitanti un ordine del giorno contrario alla sperimentazione introdotta da dl Salvini di dotazione del taser per gli agenti della polizia locale. La penso ancora così».

E il sito di area no global «MilanoinMovimento» accusa il Pd: «Quando si tratta di fare qualcosa di sinistra balbetta, cincischia e si arrampica sugli specchi, quando si tratta di fare qualcosa di destra è pronto a spianare la strada alle politiche di tolleranza zero».

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