Cronaca locale

Un direttore in prima linea per solidarietà «In scena anche per chi non ha il pane»

Lopreiato e l'orchestra di Rozzano: «Così raccogliamo i generi alimentari»

È vero che non si vive di solo pane, ma quando la michetta non c'è... La musica può dare una mano, con la buona volontà di chi la fa e la promuove con passione civile. Giuseppe Lopreiato, 51 anni, oboista e direttore della Scuola civica di musica a Rozzano e della relativa orchestra, tra le mille cose fa pure questo: organizza e dirige concerti nelle chiese per l'iniziativa «Di musica e di pane». Una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione che vengono dati alla Caritas e infine consegnati a chi ha più bisogno.

«Proprio così - attacca Lopreiato - abbiamo già proposto diversi concerti nell'ambito di questo progetto. E continueremo». Funziona così: il pubblico arriva in chiesa e lascia al centro i pacchi che più tardi vengono prelevati. Poi il recital «e pure chi suona, ragazzi in prima fila, si sente più motivato, perché sa che sta facendo non solo bella musica ma anche del bene». Il desiderio, il sogno del Maestro è di vedere un giorno «una data unica e nazionale in cui le orchestre, alla stessa ora suonano per questo scopo benefico». Con l'energia che ha «Pino», così come tanti lo chiamano con affetto e simpatia, c'è da giurarci, ce la farà. Aiutato, ovviamente, dalla «sua» orchestra nata «per favorire l'incontro tra le diverse generazioni che frequentano la Civica rozzanese». L'aspetto sociale è importante, per il direttore, perché «la musica porta via tempo ai marciapiedi, alla strada» dice pensando ai pericoli e ai problemi che possono avere i giovani oggi. Come è fondamentale e serissimo l'aspetto musicale.

Lopreiato, oltre alla personale attività di concertista, si occupa di formazione e di preparare i pezzi per l'ensemble che poi segue. «L'orchestra all'interno della Scuola è eclettica, ma i livelli e gli strumenti sono i più diversi e lavoro per poter far suonare tutti con soddisfazione». Musiche di Morricone, Piazzolla, Marcello, un repertorio molto vario. Alle prove tanto lavoro e pazienza. Pino, a chi lo osserva mentre dirige, appare come un grande motivatore: «È fantastico vederli tutti insieme - conclude -. E quando so che si trovano anche al di fuori degli incontri canonici per me l'obiettivo è centrato. Aver dato alle persone una buona opportunità sociale e musicale».

LuPav

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