Con il prolungarsi della recessione che ha colpito l'economia europea, il quadro occupazionale si aggrava: a fine 2012 il tasso di disoccupazione a Milano ha sfiorato l'8% (un aumento di 2 punti percentuali in un anno, leggermente inferiore tra le donne: +1,6%), comunque minore al dato italiano ed europeo che si situa tra l'11e il 12%, mentre la disoccupazione giovanile si attesta a livelli decisamente superiore. In questo caso infatti si arriva a punte del 17,9% per chi ha meno di 30 anni e addirittura al 24,8% per chi ha tra i 20 ei 24 anni. Emerge dal rapporto annuale «Milano produttiva» a cura dell'Ufficio della Camera di Commercio. L'occupazione però cresce lievemente (+1,8%), trainata dall'occupazione immigrata femminile (+16 mila). Resiste anche l'occupazione femminile autoctona, soprattutto per effetto dell'aumento dell'età pensionabile e della diminuzione delle donne inattive, mentre risulta penalizzata la componente maschile.
A Milano l'occupazione dipendente aumenta moderatamente(+0,6%), trainata da contratti a termine (+7% ) e dalle collaborazioni coordinate (+3,6%). In particolare diminuiscono le collaborazioni a progetto e aumentano le collaborazioni occasionali) mentre cresce del 6,5% il lavoro autonomo.Disoccupato un giovane su 4
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