Coronavirus

Divise e mezzi anti movida per un weekend a rischio

Il prefetto chiede un potenziamento in strada di forze dell'ordine e pattuglie "ben visibili"

Divise e mezzi anti movida per un weekend a rischio

Nelle piazze del centro e in Duomo tutto il giorno. Lungo i Navigli e in corso Como e dintorni in particolare negli orari della movida. Molto dipenderà anche dal tempo, ma i controlli in questo primo fine settimana della Lombardia in zona gialla e la riapertura di bar e ristoranti a partire da oggi saranno tanti e soprattutto ben visibili. Con un potenziamento del personale delle forze dell'ordine in divisa e in giro molti di quei mezzi della questura e del comando provinciale dei carabinieri che di solito si vedono solo durante le manifestazioni e i presidi per questioni legate ( all'ordine pubblico. Anche agli imbocchi delle autostrade le verifiche saranno piuttosto sostenute. Perché se è vero che in zona gialla non è vietato raggiungere le secondo case, va comunque evitato un esodo di massa con le relative, possibili conseguenze negative che purtroppo ben conosciamo. Per questo anche l'impegno della Polfer in stazione Centrale sarà di quelli particolarmente intensi.

Una città militarizzata, quindi? In un certo senso sì, ma per ragioni squisitamente sanitarie, quindi di sopravvivenza. Del resto è altissimo il rischio di mandare all'aria la diminuzione di contagi da Covid 19 raggiunta a suon di severissimi Dpcm e tutte le relative estreme cautele che nei mesi scorsi ci hanno cambiato (per sempre?) la vita. Il prefetto Renato Saccone, che ne è ben conscio, dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza di mercoledì, punta infatti a far sì che vengano rispettate tutte le normative legate a evitare una non poi così remota riscossa del coronavirus nelle prossime settimane. E sotto questo aspetto le immagini girate lo scorso weekend - quando, nonostante fossimo ancora «arancioni», in centro e sui Navigli c'erano stati molti assembramenti - non possono certo rassicurare.

Dunque apertura a pranzo ma non a cena dei locali, distanziamento preventivo tra le persone, uso imprescindibile della mascherina. E nessun assembramento fuori da bar, ristoranti e negozi. Finora infatti non è mai stato scontato e - alla fine, in situazioni analoghe è sempre risultato insufficiente - anche solo il rispetto delle regole sull'utilizzo dei presidi sanitari, ed è tuttora eccessiva la «leggerezza» sul fronte della difesa e della prevenzione dal contagio. Come se ogni volta che si allentano anche di poco le briglie si ricominciasse daccapo.

In questo fine settimana palazzo Diotti inoltre punta anche a una intensificazione dell'operato della polizia locale che, oltre a controllare gli esercizi commerciali si occupa, sia attraverso chiamate telefoniche che con le pattuglie a domicilio, che chi è in quarantena se ne resti a casa propria e non esca per nessuna ragione.

«Mi auguro che questi controlli non diventino un pretesto per multare i ristoratori che con gli assembramenti in strada c'entrano ben poco» fa notare l'assessore regionale alla Sicurezza De Corato

E sempre a proposito di sicurezza ieri mattina in questura c'era il ceo di MV Agusta Motor spa, Timur Sardarov - insieme al questore Giuseppe Petronzi e al pilota Simone Corsi in forza al Gruppo sportivo Fiamme Oro - per la donazione che la storica azienda varesina, in quella che è ormai una partnership storica, ha fatto al Reparto motociclisti «Nibbio» dell'Ufficio prevenzione generale di 4 bolidi «Turismo Veloce» Lusso Scs con la livrea istituzionale della polizia di stato. Queste moto ieri hanno raggiunto le altre due «Turismo» e le due «Rivale» già in dotazione ai motociclisti che pattugliano le strade di Milano.

Raddoppia così la flotta di due ruote col marchio varesino in dotazione alla polizia e aumenta la percezione di sicurezza dei milanesi.

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