Una corsa contro il tempo. Con qualche ostacolo che ora si profila sul percorso e forse non era stato calcolato dalla giunta Pisapia. O con un pò di buonsenso non sarebbe arrivata a presentare in aula il piano che rivoluzionerà il traffico della città nei prossimi anni lunedì prossimo, a dieci giorni dall'ora x. Il 28 marzo scadrà infatti il test su Area C.
La congestion charge dopo quella sentenza del Consiglio di Stato che l'estate scorsa costrinse il Comune a spegnere le telecamere (il ricorso nel merito verrà discusso dal Tar tra qualche settimana) è ripartita a inizio settembre come una sperimentazione con data ultima la fine di marzo. Perchè blindare il ticket dal rischio di ricorsi e renderlo definitivo la giunta ha inserito un passaggio sulla congestion charge nel Pgtu, Piano generale del traffico urbano. Un testo di circa duecento pagine, nel mare magnum degli interventi possibili ci sono una trentina di future aree a velocità ridotta (le Zone 30), le prossime isole ambientali, la rete di piste ciclabili che verranno.
Il centrosinistra vorrebbe discutere ogni modifica ad Area C - dallo spegnimento anticipato alle 18 invece che alle 19.30 come chiede Confcommercio alla gratuità per chi vive in zona 1 come pretenderebbero i residenti del centro - nei prossimi mesi, rinviando le (eventuali) novità a settembre dopo la pausa estiva. Ma non ha fatto i conti - fino a ieri - con l'ostruzionismo dell'opposizione. In Commissione Trasporti a Palazzo Marino il Pdl Fabrizio De Pasquale, il capogruppo della Lega Alessandro Morelli e Riccardo De Corato di Fratelli d'Italia hanno cominciato a dettare le condizioni. «Non votiamo di corsa un provvedimento che stabilisce le linee sulla mobilità dei prossimi anni, servono approfondimenti su molte questioni. Serve una riunione ad hoc sul tema dei posteggi, una sulla distribuzione delle merci, una sugli investimenti per implementare i mezzi pubblici, una sulle Zone 30» attaccano.
L'assessore al Traffico Piefrancesco Maran e il presidente Pd della Commissione Carlo Monguzzi hanno ammesso che «se il Piano non hanno nascosto il problema: «Il 28 marzo scade Area C, non si può estrapolare l'argomento e discutere successivamente il Pgtu, va votato il Piano per rendere definitiva la congestion». Tradotto: se entro il 28 non c'è l'approvazione, il Comune dovrebbe spegnere le telecamere fino a che non arriva il voto del consiglio.
Una spada di Damocle sul centrosinistra, ma un'opportunità per l'opposizione di strappare ora correzioni al ticket che, diventino pure operative da settembre, ma vengano fissate già da ora in aula con un impegno votato dal consiglio. «Le categorie ci dicano le loro posizioni - afferma il leghista Morelli -, sentiremo residenti, garagisti, i commercianti e ci faremo portavoce delle loro richieste, Area C ha già danneggiato abbastanza il mondo produttivo».
Il Pdl De Pasquale non esclude di presentare un emendamento per chiedere - a fronte del voto al Pgtu - la sanatoria sulle multe pregresse per Area C, «non si tratta di un condono ma del pagamento minimo della sanzione senza le maggiorazioni e gli interessi di mora». Lunedì prima del consiglio è fissata la riunione dei capigruppo. Si capirà l'aria che tira.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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