Il dramma di Amadeus Dal film al concerto con l'orchestra Verdi

Luca Barbareschi è Salieri, rivale di Mozart In sala come a corte con i costumi d'epoca

Antonio Salieri fu un musicista eccellente. Ma il suo nome è da sempre legato alla presunta rivalità con Mozart. Fu accusato di plagio e si disse perfino che questo causò la morte del compositore salisburghese. Episodio mai dimostrato storicamente, ma riproposto da Peter Shaffer nel dramma teatrale Amadeus nel 1979 (che ispirò il film del 1984). Ora la storia di Amadeus debutta a Milano sul palcoscenico dell'Auditorium di largo Mahler con un triplice appuntamento: stasera alle 20,30, venerdì alle 20 e domenica pomeriggio alle ore 16. Luca Barbareschi veste i panni di Salieri e Francesco Bonomo quelli di Mozart. Il concerto, opera in forma semiscenica ideata e diretta da John Axelrod, dal 2011 direttore principale de laVerdi.

L'orchestra sinfonica Giuseppe Verdi sarà diretta da John Axelrod, che si esibirà anche come solista nel secondo movimento (adagio) del Concerto per pianoforte e orchestra numero 23 di Mozart. Sul palco il coro sinfonico, diretto da Erina Gambarini, e un parterre internazionale di voci soliste: Marie-Pierre Roy (soprano), Eva Vogel (mezzosoprano), Patrick Grahl (tenore), Thomas Tazl (basso).

La prima assoluta dell'opera fu eseguita a Nantes nel 2010, con John Axelrod alla guida dell'Orchestre National des Pays de la Loire.

In occasione della replica di domenica, saranno presenti in sala alcuni figuranti del gruppo storico Le Feste galanti, con le loro accuratissime riproduzioni di abiti storici del XVIII secolo, che accoglieranno gli spettatori portando in Auditorium un pizzico della magica atmosfera della corte austriaca che ospitò Mozart e che fa da sfondo a molte scene della commedia di Shaffer e del film di Milos Forman.

«Sia il film che la commedia rendono la figura di Mozart più umana - spiega il maestro John Axelrod nella doppia veste di direttore e di solista - come sono umani i sentimenti di gelosia e cospirazione di Salieri nei confronti di Mozart. Non avete mai invidiato qualcuno con più talento di voi? Ma ciò che rende il concerto di Amadeus così efficace non sono le caratterizzazioni di queste storiche figure, e nemmeno la colonna sonora con le musiche di Mozart, ma il messaggio che la musica è più grande di noi stessi, che solo un genio, sebbene individualista, ribelle e passionale, avrebbe potuto creare quella che Salieri definiva la "voce di Dio". E se per le Sacre Scritture noi siamo stati creati a somiglianza di Dio, allora potremmo ritrovare noi stessi nella voce musicale di Mozart.

Naturalmente - aggiunge Axelrod - è fantastico suonare la musica di Mozart dal vivo, ma questo dramma totale, questo compenetrarsi di teatro e musica, di sinfonico e lirico, sfida la tradizionale nozione di concerto ed offre nuovi paradigmi ed un'esperienza interattiva che è al contempo concreta ed astratta. La storia segue la musica, così come la musica segue il testo». La prima del concerto «recitato» è andata in scena al San Carlo di Napoli a luglio ed ora conquista la platea milanese.

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