Coronavirus

Due magistrati del tribunale di Milano positivi al coronavirus

Altre 30 persone sono in quarantena. Il presidente del tribunale ha sospeso le udienze civili non urgenti

Due magistrati del tribunale di Milano positivi al coronavirus

Due magistrati del tribunale di Milano si trovano in isolamento, dopo essere risultati positivi al coronavirus. Si tratta di un magistrato della sesta civile e uno della sezione Misure di prevenzione.

Le loro condizioni non sarebbero gravi e sembra che uno dei due abbia "solo un po' di febbre": "Non stanno male", avrebbero fatto sapere dal tribunale. Intanto, altre 14 persone, che sono state a contatto con loro, sono state messe in quarantena, mentre i piani in cui hanno sede gli uffici dei due magistrati sono stati igienizzati. Inoltre, il presidente del tribunale di Milano, Roberto Bichi, ha inviato una mail, con un appello, rivolto ai magistrati, al personale amministrati, ai tirocinanti e agli stagiti che hanno avuto "contatti diretti" con i due magistrati risultati positivi al Covid-19 "nelle scorse settimane". In caso di contatto devono segnalarlo a due indirizzi mail e rivolgersi al proprio medico curante, al 112 o al numero verde regionale.

Il presidente del tribunale di Milano ha sospeso e rinviato tutte le udienze civili non urgenti, mentre il presidente del tribunale di Sorveglianza, Giovanna Di Rosa, ha deciso che a causa dell'emergenza sanitaria legata al coronavirus, da domani "tutti i procedimenti relativi a soggetti detenuti, fissati per le prossime udienze (al momento sino al 9 marzo), saranno celebrati tramite collegamento via lync, al fine di evitare la traduzione degli stessi che pertanto viene annullata". "Stiamo monitorando le risorse effettive", ha spiegato il presidente Bichi, precisando che una trentina di dipendenti, tra cui 15 giudici, si sono autoisolati. Per questo è stata disposta "una limitazione delle attività del settore civil: in pratica le cause ordinarie saranno differite e rimarranno invece operative tutte le procedure d'urgenza". Bichi specifica che si tratta di un "provvedimento provvisorio, fatto per riorganizzare la situazione".

Negli uffici giudiziari a Milano, poi, si è svolto un vertice per decidere sulle misure da prendere in tribunale. Il presidente Bichi, il procuratore capo Francesco Greco, l'avvocato generale Nunzia Gatto e i vertici del tribunale dei minori, della sorveglianza e degli atri uffici, si sono riuniti al primo piano del Palazzo di Giustizia.

Intanto, si è già scatenata la polemica: "Adesso che sono stati trovati positivi al Coronavirus due giudici di Milano, verrà finalmente fatto qualcosa per evitare che il virus giri in Tribunale?- si è chiestao Franco Lucente, avvocato e presidente del Gruppo Fratelli d'Italia in Regione Lombardia- Da giorni dico, non solo come consigliere regionale ma anche come avvocato, che le misure di sicurezza prese non erano sufficienti e adesso se ne vedono i risultati".

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