Due partite al femminile dal cinema alla scena

La regista Cristina Comencini debutta con lo spettacolo nato dal film di Monteleone

Una commedia al femminile che parla di uomini ma racconta di donne. Un successo teatrale e cinematografico nato dalla creatività di Cristina Comencini e che ora approda al Teatro Manzoni da questa sera al 19 febbraio (ore 20.45, domenica ore 15.30, ingresso 39-25 euro, info 02.76.36.901) per la regia di Paola Rota, affidata a un affiatato poker di attrici come Giulia Michelini, Paola Minaccioni, Caterina Guzzanti e Giulia Bevilacqua. «Due partite» è la storia, costruita attorno a un tavolo e a un appartamento, di due generazioni di donne: in una prima parte, ambientata negli anni Sessanta, quattro donne giocano a carte come da fedele appuntamento settimanale; il gioco è un sonnolento divertimento, piuttosto un pretesto per incontrarsi e parlare d'altro, dei propri uomini di casa innanzitutto ma, di riflesso, della propria vita. A poca distanza dal tavolo, nella stanza accanto, le loro bambine giocano. Il secondo atto si svolge invece oggi, le quattro donne in scena sono le bambine di quarantacinque anni prima, si sono incontrate per il funerale di una delle loro madri. L'Italia è cambiata, i ruoli femminili sono molto meno ingessati, ma i motivi per ridere, sorridere, palesare o nascondere frustrazioni in fondo non sono cambiati poi di molto. Due epoche si guardano allo specchio, rivelando due modi diversi di essere donne: la grande intuizione di Cristina Comencini, ottimamente scritta, è già a suo modo un classico, che Paola Rota porta sulla scena con scrupolo e una sorta di continua collaborazione con l'autrice: «L'idea di fare Due Partite ci venne in occasione di una nostra collaborazione per il progetto Se non ora quando spiega la regista Cristina mi chiese di portare in scena un suo breve testo, ci fu grande sintonia. Ho sempre avuto molto interesse per questa commedia, un'opera al femminile come ce ne sono poche in Italia. C'era anche una certa curiosità, sia in me sia in Cristina, di vedere come potesse funzionare questo testo dieci anni dopo il primo debutto: perché l'Italia, e la condizione delle donne rispetto a vari temi, in questo periodo di tempo sono cambiate molto. Oggi, ancor più che dieci anni fa, il confronto tra le due generazioni illustrate nella storia è netto».

Nel film del 2008 diretto da Enzo Monteleone le due generazioni, mamme e figlie, erano interpretate da un doppio cast, tra cui figuravano attrici come Margherita Buy, Isabella Ferrari, Paola Cortellesi, Marina Massironi e Carolina Crescentini; in questo caso due epoche vivono sugli stessi volti: «Funzionano entrambe le versioni dice la Rota a dimostrazione di come questa commedia sia una macchina drammaturgica perfetta».

FeGat

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica