Dalla Scala al Duomo, all'Auditorium in Largo Mahler, Università Bocconi, Chiesa di San Fedele, Teatro Dal Verme. Non c'è sala musicale milanese che per questa settimana non metta in campo un concerto di Natale. Vince la musica sacra del Settecento, anzitutto quella a firma del gigante assoluto, Johan Sebastian Bach. C'è poi spazio per libere interpretazioni. Il caso dell'Orchestra dei Pomeriggi Musicali che - diretti da Alessandro Bonato - il 22 e 23 propongono al Dal Verme pagine da operetta, con bollicine di valzer viennesi.
È invece iper-sacro il concerto di venerdì e sabato alla Scala (ore 20). John Eliot Gardiner dirige i complessi del Teatro, dunque Coro, Coro di voci bianche e orchestra, nella trilogia sacra L'enfance du Christ di Hector Berlioz, solisti il tenore Allan Clayton (Récitant/Un Centurion), il mezzosoprano Ann Hallenberg (Sainte Marie), i baritoni Lionel Lhote (Saint Joseph) e Thomas Dolié (Père de famille/Polydorus) e il basso Nicolas Courjal (Hérode).
Le serate verranno riproposte martedì 24 dicembre alle 9.15 su Rai1, con replica il 25 dicembre alle 21.15 su Rai5. Sempre il 25 dicembre su Rai1, dopo l'Angelus del Papa, andrà in onda il concerto di Natale dalla Basilica di San Francesco con I Piccoli Musici, coro di voci bianche che settimana scorsa è stato protagonista di un evento speciale nel Duomo di Milano. Con L'enfance du Christ, gioiello di metà Ottocento, Sir John Eliot Gardiner esce dal campo d'elezione. Il direttore lega il nome alla valorizzazione della musica antica, è stato il pioniere delle esecuzioni storicamente informate, attitudine che gli ha consentito di coltivare comunque altri repertori.
Artista-imprenditore, a vent'anni (è nato nel 1943) già creava la sua orchestra per portare in fondo progetti oggi ampiamente sdoganati, ma all'epoca visionari. Un signore cresciuto in una fattoria bio nel Dorset («i miei furono precursori dell'agricoltura sostenibile»), Sir per volere di sua Maestà la regina Elisabetta II. Un no-Brexit convinto, da subito.
Si respira aria britannica anche nell'Auditorium in Largo Mahler dove stasera e domani (ore 20.30), l'Orchestra Verdi condivide il palcoscenico con The King's Singers: complesso nato mezzo secolo fa, al King's College di Cambridge.
Nel frattempo ci sono stati ricambi generazionali tanto che ora i Singers sono sei giovanotti che - come vuole la tradizione del marchio - spaziano dal Cinquecento al Novecento, dal super-classico al pop e folk. Scorreranno canti della tradizione natalizia, alcuni originari altri trascritti, taluni a cappella (senza accompagnamento di strumenti)I altri a dialogo con l'ensemble strumentale.
Altro appuntamento di tradizione è quello in Duomo, domani (ore 19.30). L'Oratorio di Natale di Bach viene proposto dai complessi barocchi della Verdi diretti da Ruben Jais.
Lo stesso concerto vrrà poi replicato il giorno dopo nell'Auditorium di Largo Mahler - dunque nella casa dell'orchestra Verdi - a partire dalle ore 18, con un intervallo-cena fra le 19.30 e le 21. Poi si riprende con Bach.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.