E Marcora (Udc): «Questa fuga in avanti è inaccettabile» I centristi si smarcano

«Una fuga in avanti inaccettabile». Così Enrico Marcora (nella foto a fianco), consigliere regionale milanese dell'Udc, ieri ha respinto al mittente l'apertura del sindaco Giuliano Pisapia, all'adozione per le coppie gay. Ma non basta. Perché l'esponente centrista ha approfittato dell'occasione per regolare qualche conto rimasto in sospeso tra gli ex democristiani sparsi ormai dalla diaspora in più campi. Marcora, infatti, dopo il chiarissimo altolà a Pisapia, denuncia con forza «il silenzio assordante di chi vorrebbe rappresentare i cattolici alle primarie di fronte alle affermazioni del sindaco che in un sol colpo offendono le coppie che subiscono il luogo travaglio burocratico delle adozioni e propongono un modello sbagliato da contrastare con fatti e non solo a parole». Chiarissimo, seppur senza nomi, il riferimento all'assessore al Bilancio di Palazzo Marino, una volta suo compagno nell'Udc e poi transitato nell'Api di Francesco Rutelli. Prima di essere folgorato dalla rivoluzione arancione di Pisapia che gli ha immediatamente fruttato la prestigiosa poltrona di assessore al Bilancio e il ruolo (piuttosto malvisto tra quelli del Pd) di sindaco ombra. Ora un altro salto della quaglia con la candidatura alle primarie del Partito democratico che fra poche settimane sceglieranno il candidato premier.

La pretesa di Tabacci sarebbe ora di rappresentare l'ala cattolica e moderata del centrosinistra, ma alla prima curva ecco che dalla Regione arriva la protesta di Marcora. E il silenzio sulle adozioni dei gay di un Tabacci destinato a rimanere in bilico tra l'appoggio all'ultralaico Pisapia e un elettorato cattolico da convincere.GdF

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