Si sono incontrati venerdì sera per l'inaugurazione al Teatro Regio, si sono rivisti ieri sera alla concerto di apertura alla Scala. Beppe Sala e il sindaco di Torino Chiara Appendino uniti dal festival «MiTO», divisi dal salone de libro. Dopo la scelta degli editori di trasferirsi dal capoluogo piemontese a Milano, Torino ha confermato l'organizzazione della fiera internazionale del libro dal 18 al 22 maggio del 2017. Col rischio di avere la manifestazione più importante a Milano a inizio maggio, a solo due settimane di distanza. Sala e il sindaco 5 Stelle rinviano il nodo (anche) della data a un tavolo con il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini e all'Istruzione Stefania Giannini il prossimo 12 settembre, saranno presenti anche il governatore della Lombardia Roberto Maroni e del Piemonte Sergio Chiamparino e i rappresentanti degli editori. «Quello sarà il momento per lavorare insieme e per uscire da una situazione un pò di impasse che nostro malgrado si è creata - ha affermato Sala -. Bisogna lavorare per trovare la soluzione migliore che sia qualcosa per cui non si crea danno ad alcuno». Per il nuovo Salone del libro a maggio «bisogna trovare una formula diversa» rispetto a quella delle precedenti edizioni di Torino, «perché se facciamo lo stesso Salone, pur con partecipanti diversi, nelle stesse date, non funziona. Quindi cominciamo a fare l'incontro con il ministro, poi bisogna sentire i protagonisti perché il sindaco può dare il suo indirizzo, ma è un fatto di Fiera e degli editori. La mia idea è che per renderlo diverso probabilmente serve non limitarsi a quello che avverrà in Fiera». L'assessore alla Cultura Filippo Del Corno aveva anticipato che si pensa ad un «modello fuorisalone», con eventi sparsi sul territorio e il lancio di nuovi «distretti della lettura», la Martesana e l'area di piazza Lodi sono già in pole.
Sala lancia un patto con Torino per attirare più turisti stranieri e competere con Roma e Venezia.
«Dal punto di vista dell'attrazione degli investimenti e della ricerca i due Politecnici collaborano ma possono fare di più, e dal punto di vista del turismo possiamo colleborare». Torino «negli anni precedenti ha fatto parecchio e questo sembra essere un pò il nostro momento dopo Expo. Possiamo essere una buona accoppiata per attirare stranieri».ChiCa
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