E la nuova gabella fa infuriare la Provincia e 200mila pendolariL'assessore De Nicola

La stangata del Comune fa irritare anche la Provincia. Intesa come ente e come i 200mila pendolari che dall'hinterland arrivano ogni giorno per lavorare nel capoluogo. I pendolari che dovranno sborsare di più per quel tratto di linea urbana. Perchè gli interurbani gestiti da Palazzo Isimbardi (attraverso il gestore Autoguidovie) assicura l'assessore ai Trasporti Giovanni De Nicoli «non subiranno aumenti, solo l'adeguamento Istat imposto dalla Regione che per gli abbonamenti arriva ad un massimo di 10 centesimi in più rispetto all'anno in corso». Un'inezia, ce si pensa che molti over 65 abbonati all'Atm da settembre dovranno sborsare ben 130 euro in più se hanno un reddito sopra i 60mila euro (oggi pagano 170 euro, passeranno a 300). Ma «ci sembra una scelta coerente - spiega De Nicola - non fare cassa sui trasporti pubblici quando invitiamo i pendolari ad usarli, visto che su molte strade verso Milano sono in corso i cantieri per Expo».

Invece «la scelta del Comune si riverbererà pesantemente anche sui cittadini della provincia che faranno l'abbonamento cumulativo e pagheranno la stessa cifra per la tariffa di nostra competenza e un forte aumento per il tratto urbano, sono oltre 200mila persone».

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