
«Sapessi com'è strano, sentirsi innamorati a Milano». Così cantava nel 1965 Ornella Vanoni. «Senza cielo, senza verde, senza niente, fra la gente, tanta gente». Qualcosa è cambiato. Anzi, molto. E «Meridiani», la rivista monografica di viaggi di Editoriale Domus che da ieri, in occasione di Expo, è uscita con un numero dedicato a Milano, ha dedicato un «capitolo» alla «Città al bacio». Ossia, i luoghi più suggestivi dove baciarsi a Milano. Tra i grandi classici cita ovviamente «lungo i Navigli», in particolare il vicolo dei lavandai, o il ponte delle Sirenette al parco Sempione. Per un bacio nel verde, la scelta cade sui Giardini della Guastalla e Villa Necchi Campiglio, mentre per scambiarsi affettuosità ad alta quota si può salire sulla Torre Branca o (più moderna) sulla MJC Tower al Portello, dove c'è ii ristorante stellato «Ultimo», definito il più alto d'Europa. La mappa della città al bacio secondo Meridiani continua «sotto le sacre volte» di Santa Maria dei Miracoli oppure dei Chiostri dell'Umanitaria. All'ora dell'happy hour, tra le piante del Fioraio Bianchi in via Montebello oppure alla Wineria dove, ricorda, a San Valetino il bacio vale un aperitivo, il primo calice è omaggio della ditta.
Il numero monografico su Milano è una guida della
città attraverso percorsi alternativi. Qualche esempio: c'è la mappa delle ex fabbriche trasformate negli anni in cineteche, studi televisivi o musei, e quella cantata e frequentata dai milanesi Jannacci, Gaber o Svampa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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