E Sala affossa Renzi: non è più il leader giusto

Difende Gentiloni e contesta i toni «inutilmente polemici» dell'ex segretario dem

E Sala affossa Renzi: non è più il leader giusto

«Renzi ha usato toni inutilmente polemici, sono dispiaciuto per gli attacchi all'ex premier Paolo Gentiloni che ha fatto quello che ha potuto, nei limiti del possibile. Francamente non credo che Matteo abbia intenzione di candidarsi ancora a guidare il partito, e in questo momento non sarebbe un bene per il Pd». Beppe Sala si unisce allo schieramento del centrosinistra che spara contro Renzi il giorno dopo l'assemblea del partito a Roma. Una giornata che «vista da fuori» puntualizza Sala che non è iscritto al Pd «è sembrata un pò inutile, se non che ha regolarizzato la situazione di Maurizio Martina» fino a quel punto segretario reggente, «cosa di cui sono contento». Credo però, aggiunge il sindaco, che sia utile a questo punto andare relativamente in fretta a primarie. Non sono un fan, ma se non si trova una candidatura univoca è l'unica soluzione».

La relazione tra Sala e l'ex premier è sempre stata complicata. Il sindaco di Milano è stato uno dei primi già post referendum del 4 dicembre 2016 a suggerire a Renzi si saltare un turno e non ricandidarsi alla guida del partito e del Paese. Un posizione su cui oggi trova ampia condivisione. «Sarebbe ancora l'uomo giusto per la segreteria Pd? Stando a quello che lui stesso ha detto, ossia che per due anni vuole stare zitto - risponde - non credo che debba ma neanche che voglia essere un candidato, e non sarebbe un bene in questo momento. Non si tirerà indietro nel senso che certamente appoggerà qualcuno». Ma contesta ancora il modello «dell'uomo o della donna sola al comando, è il più sbagliato in questo momento, molto meglio la collegialità». Da mesi Sala propone che accanto al segretaria ci siano una decina di «saggi», esponenti delle varie istituzioni e anche sindaci di centrosinistra, che contribuiscano alla ricostruzione del partito.

E oggi Sala parlerà del futuro del partito Democratico («Al lavoro per il futuro, il Pd e l'impegno per il Paese») con l'ex ministro ai Beni Culturali Dario Franceschini a Palazzo Isimbardi, a partire dalle ore 18. L'appuntamento è coordinato dal presidente dell'Associazione Democratici per Milano Matteo Bianchi e partecipano tra gli altri il senatore Franco Mirabelli l'ex sindaca di Sesto San Giovanni Monica Chittò.

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