«Credo che ormai Gori abbia tracciato una strada molto precisa fatta di approfondimenti di ogni singolo aspetto, girando tantissimo». Lunga premessa del indaco Beppe Sala, ieri di nuovo al fianco del candidato del centrosinistra Giorgio Gori per una manifestazione elettorale con la lista Lombardia Progressista in via san Vittore. «Io sono convinto che se non ci fosse l'election day Gori avrebbe tantissime possibilità. Con l'election day se la gioca». Una precisazione non proprio di buon augurio per il sindaco di Bergamo, che tra una settimana rischia di tornare ad occuparsi solo della giunta del suo Comune, anche se il ruolo gli sta evidentemente stretto. «É importante stargli vicino nell'ultima settimana - incalza Sala - - sulla mia pelle mi ricordo quanto siano stati importanti gli ultimi giorni: arrivi con il messaggio finale, si capisce se sei fresco, se hai la motivazione. È ovunque Gori, credo che almeno sia riuscito a fare quello che si era prefissato». Sulle manifestazioni di sabato a Milano «abbiamo tirato un sospiro di sollievo - ammette il sindaco -: fosse sempre così, di fronte a momenti del genere, ci metteremmo la firma».
Ci sono state tensioni e i centri sociali hanno provato a forzare i blocchi. Ma alla fine, sostiene il sindaco, «la morale è che si è portato rispetto alla città. Forse, è anche la città che chiede che le si porti rispetto».
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