Cronaca locale

E per il Seveso i soldi di Renzi restano promesse

Beccalossi: "Mancano 80 milioni da Roma, la solita 'annuncite' del governo?"

E per il Seveso i soldi di Renzi restano promesse

Piove e il governo promette. È stato pubblicato sul sito della Regione il progetto definitivo delle vasche di laminazione di Senago, che dovrebbero prevenire le esondazioni del Seveso, quarantennale piaga per l'area nord di Milano. Il progetto è stato pubblicato con tutti gli allegati tecnici, che dimostrano fra l'altro come le opere idrauliche - laminazioni a Senago, Varedo, Paderno e Lentate - avrebbero prevenuto 17 esondazioni su 17 che si sono verificate negli ultimi quattro anni. La Regione fa sapere che il progetto rispetta completamente il budget previsto: 30 milioni di euro. «Denaro interamente messo a disposizione da Regione Lombardia e Comune di Milano» sottolinea l'assessore Viviana Becalossi, che invece fa notare come sia finora venuto meno agli impegni il governo. «Sappiamo tutti che per la realizzazione completa delle opere mancano 80 milioni di euro, che il Governo, nelle scorse settimane, incontrandoci a Milano, si è impegnato a reperire - ha detto ieri Beccalossi - Da allora non abbiamo più ricevuto notizie e non vorrei che anche per questa vicenda, permettetemi la battuta, prevalga l'ormai cronica “annuncite” del presidente Renzi».

Le vasche di laminazione di Senago sono una delle opere più importanti da realizzare in Lombardia nei prossimi mesi e, insieme agli altri interventi previsti nel progetto complessivo riguardante il fiume, serviranno a dare una risposta definitiva al problema delle esondazioni a monte e a valle di Milano. Il progetto completo prevede infatti la realizzazione di diverse opere, a partire dalle vasche di laminazione nel territorio di Senago e poi a Varedo, Paderno Dugnano e Lentate sul Seveso. Contestualmente, si lavorerà a un radicale miglioramento della qualità delle acque del fiume. Il costo complessivo è stimato in 110 milioni di euro, di cui 30 già impegnati da Regione e Comune. Per i restanti 80 milioni - spiega il Pirellone - il Governo, attraverso l'Unità di missione «Italia Sicura», ha dichiarato di volerne destinare una parte attraverso i fondi previsti nello «Sblocca Italia» e parte con un apposito Accordo di programma con Regione Lombardia. «Il progetto - ha continuato Beccalossi - passa ora attraverso la fase delle autorizzazioni e dei pareri. L'esame della documentazione disponibile già rende percepibile lo sforzo che è stato sviluppato dai progettisti incaricati da Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po) e il livello della programmazione idraulica complessiva assicurata dall'Autorità di bacino del fiume Po».

«Il Governo - l'appello dell'assessore - faccia al più presto la sua parte».

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