Ecco «Fuerza Bruta»: nuotatori volanti e acrobazie ipnotiche

Al Ciak venti artisti per lo show visionario che piace anche a Madonna e a Beyoncè

Ferruccio Gattuso

Finalmente in Italia. Lo show di culto Fuerza Bruta, dopo aver girato il mondo negli ultimi undici anni, con 60 città visitate per 30 Paesi e cinque milioni di spettatori, approda in tutta la sua visionarietà al teatro Ciak da oggi all'8 gennaio (ore 21, sabato ore 18, Capodanno ore 22.30 e party a seguire, domenica 1 gennaio ore 18 e ore 21, ingresso 60 euro, info 02.54.66.367).

Nato dalle stesse menti creative di De La Guarda, tra cui l'argentino Diqui James, lo spettacolo e l'omonima compagnia «Fuerza Bruta» portano in scena numeri di teatro fisico contemporaneo difficilmente esplicabili a parole: nuotatori sopra le teste del pubblico tra luci e riflessi ipnotici, coreografie in corsa, acrobazie coniugate a musica ed effetti scenici, il tutto interpretato da una ventina di performer di varie nazionalità, argentini, statunitensi, spagnoli, specializzati in arte circense, danza, atletica e persino karate.

Una formula, questa, che ha conquistato celebri estimatori del mondo dello spettacolo come Jay-Z, Beyoncè, Jessica Alba, Madonna. «Perché vedere questo show? - spiega la giovane artista Lauren Gaspard . Semplicemente perché non esiste nulla di così immersivo: si tratta di uno spettacolo che, come spettatore, osservi in modo personale e col quale crei la tua esperienza a seconda del tuo bagaglio di immaginazione. È per questo che molti appassionati scelgono di assistervi almeno due volte: la prima si sentono parte di un evento e tendono a condividerlo sui social sfruttando i telefonini, che noi accettiamo a differenza di altri spettacoli, poi tornano a goderselo senza filtri».

Uno show, Fuerza Bruta, dove i giovani artisti si scambiano i ruoli ogni sera: «Lo facciamo per non perdere la freschezza di ciò che portiamo sul palco spiega la collega danzatrice e acrobata Daiana Fernandèz -. Ciascuno di noi mette qualcosa di personale nel singolo ruolo, il risultato è che ogni sera è sempre differente». Sui rischi, l'americano Ryan Shaefer è chiaro: «Per ognuno di noi c'è un tecnico dietro il palco assolutamente concentrato. L'adrenalina c'è, ma anche un grande senso di sicurezza».

In ogni caso, considerate le spettacolari evoluzioni coreografiche, l'allenamento è una delle fasi fondamentali per la preparazione e il mantenimento dello show ad alti livelli: «C'è molta preparazione fisica prosegue Daiana . Per entrare nel cast serve almeno un mese di duro lavoro, dopodiché prima di ogni serata dobbiamo riscaldarci e fare prove per almeno un'ora».

Il segreto di Fuerza bruta è esattamente la sua fisicità: «Non c'è lingua o età a far da confine spiega il perfomer Javier Amaya ed è per questo che lo spettacolo ha raccolto consensi in tutto il mondo». Attualmente Fuerza bruta è in scena a Buenos Aires, a inizio 2017 aprirà a Rio De Janeiro e Montevideo, ha fatto tappa a Istanbul (novembre scorso) e Bucarest (9-12 dicembre) dove ha inanellato sold out.

A produrlo per l'Italia è la San Marco Sports Events di Stefano Cucci, società «outsider» per il teatro in quanto tradizionalmente operante nel settore sportivo.

Per creare lo spazio adatto allo show

(cui si assiste in piedi per la durata di settanta minuti), il teatro Ciak passa dai suoi tremila posti a milleduecento.

Ad alcune serate al Ciak sono attesi, come ospiti sul palco, alcuni personaggi noti del mondo sportivo.

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