Il Comune tira il freno a mano, e impone il rallentatore in due zone della città. Continua la maratona dell'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran per estendere le «zone 30», ovvero le vie con limite di velocità di 30 all'ora in diverse parti della metropoli. Così se due giorni fa è stata la volta della zona 7 con la presentazione del progetto di riqualificazione di via Caterina da Forlì, la settimana prossima (mercoledì sera) toccherà al quartiere Tortona Solari (zona 6) «un quartiere in movimento» recita il volantino.
Non si tratta semplicemente di abbassare di 20 chilometri orari il limite consentito, ma di interventi di riqualificazione che riguardano la protezione degli attraversamenti pedonali, che saranno opportunamente segnalati e rialzati, l'allargamento dei marciapiedi e la realizzazione di aiuole per impedire la sosta selvaggia, dissuasori della velocità in curva. Obiettivo: «Migliorare la sicurezza stradale del quartiere che si sviluppa a nord e sud dell'asse Caterina da Forlì, con particolare riferimento alle utenze deboli» si legge nelle slide di presentazione. Lungo la strada, infatti, si trovano una scuola materna, elementare e media l'istituto Don Gnocchi e il geriatrico Golgi Redaelli frequentate da bambini e anziani. «Viale Caterina da Forlì è altamente pericoloso - spiega il presidente della commissione Mobilità del consiglio di zona 7 Ivano Grioni -: l'incidentalità è molto alta e la pericolosità è data dall'alta velocità con cui viene percorso il viale». Per imporre un freno alla circolazione da primavera partiranno i lavori anche per la creazione delle zona 30 nelle vie laterali al viale: via Anguissola (nel tratto da Bande Nere a Dalla Chiesa), via Desenzano, via Marostica (da Caterina da Forlì a Fornari), Via Moncalvo, via Val Lavizzana e via Piero Strozzi.
Non è lo stesso quadro che ha in mente il segretario regionale del Sulpm, Daniele Vincini: «A noi non risulta che Caterina da Forlì sia particolarmente pericoloso. E abbiamo già detto più volte che abbassare il limite di velocità è inutile per ridurre gli incidenti. È un non senso, abbassiamo il limite a zero, allora. Per proteggere le utenze deboli è più efficace proteggere gli attraversamenti pedonali con semafori. E poi è inutile mettere divieti se poi non ci sono i controlli, si perde di credibilità».
«A fare le spese delle creazione di isole a zona 30 - attacca Massimo Girtanner consigliere di zona 6 (FdI) sono i residenti perché vengono sottratti posti auto». In viale Caterina da Forlì si parla almeno di 40 stalli per la sosta che verranno cancellati.
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