Ogni giorno di chemioterapia perdono ciocche intere di capelli. E non si guardano nemmeno più allo specchio talmente è tanto lo sconforto nello scoprirsi brutte e semi pelate. Sono parecchie in Lombardia le donne colpite da tumore che non possono permettersi una parrucca. Qualcuna si arrangia con un foulard legato attorno alla testa, qualcun'altra lascia proprio perdere rimpiangendo la chioma di una volta.
Ora in loro aiuto arrivano i volontari della onlus Cancro Primo Aiuto che regaleranno ad ognuna una parrucca gratuita. Nulla a che vedere con la vanità. Sentirsi più carina per una donna che lotta contro il tumore è una terapia psicologica che dà anche tanta forza fisica. L'associazione, sostenuta da una settantina di sponsor (tra enti pubblici, associazioni imprenditoriali e aziende private), è in grado di sostenere l'intero costo delle parrucche e di regalarle alle pazienti senza che spendano 250 euro o giù di lì.
Nel 2012 il gruppo è stato in grado di distribuire oltre 500 parrucche in tutta la Lombardia: dai caschetti biondi a quelle ricce e scure. Prodotti di qualità, ben fatti. E le richieste sono state tantissime: solo da novembre, quando l'associazione ha cominciato a collaborare con l'ospedale Sacco, ne sono state donate 41. Nel reparto di oncologia, diretto da Elena Piazza, la voce si è diffusa velocemente tra le stanze e, in un certo senso affrontare i cicli di chemio è diventato un po' più semplice.
«È un modo per rendere più sopportabile un percorso davvero difficile per una donna - spiega Fabio Corsi, direttore dell'unità di Senologia del Sacco - Il costo delle parrucche, soprattutto di quella fatte bene, è molto elevato. Grazie a questo progetto siamo in grado di donare un prodotto di ottima qualità e psicologicamente è molto importante. In passato abbiamo riscontrato parecchi casi di donne che non volevano nemmeno più uscire di casa».
«Per una donna - spiega una paziente seguita dall'ospedale di Legnano - il secondo problema dopo il cancro è sicuramente la perdita dei capelli. E poi ora - scherza - li ho sempre in piega». Il progetto parrucche è presente in una quindicina di strutture sanitarie lombarde ma presto debutterà anche on line. L'obbiettivo che si sono prefissati il presidente della onlus Massimo Manelli e l'amministratore delegato Flavio Ferrari è quello di raggiungere il maggior numero di pazienti. E, finché si può, di non abbandonare nessuna.
L'associazione di volontari per ora copre un buco delle istituzioni. In Regione Lombardia infatti la spesa per la parrucca non viene ancora rimborsata. Il progetto tuttavia è quasi in dirittura d'arrivo, sulla scia dell'esempio di Piemonte e Toscana e presto per le malate oncologiche sarà più semplice ricevere una mano.
Cancro primo aiuto e l'ospedale Sacco stano già lavorando alla realizzazione di un nuovo progetto: la riqualificazione delle palestre dedicate alla riabilitazione fisioterapica e al trattamento con linfodrenaggio della pazienti operate al seno e degli spazi dedicati alle attività della Senologia.
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