Emergenza nomadi Boom di furti e truffe Ripartono gli sgomberi

Il prefetto "commissaria" la giunta buonista per frenare l’arrivo dei rom. Si parte da 5 baraccopoli. Un tavolo deciderà ogni settimana gli interventi

Emergenza nomadi Boom di furti e truffe Ripartono gli sgomberi

Il prefetto non ci ha girato intorno. «La situazione è sfuggita di mano, bisogna lanciare segnali precisi». Prima la sentenza del Consiglio di Stato che gli ha tolto i poteri da commissario per l’emergenza rom. Poi, ha rincarato l’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini (nella foto sotto), «la politica dell’accoglienza e del buonismo instaurata dalla giunta Pisapia». Il tam tam è arrivata in un attimo in Romania. É soprattutto da lì, conferma Gian Valerio Lombardi (foto sopra), «che i nomadi stanno arrivando in maniera molto massiccia. Dobbiamo riprendere con forza la linea della prevenzione e degli sgomberi immediati dove si creano piccoli insediamenti, prima che le situazioni diventino esplosive». E il prefetto, al tavolo sulla sicurezza riunito ieri mattina per affrontare l’allarme dei campi abusivi - con questore, comandante dei carabinieri e della polizia locale, per la Provincia l’assessore Bolognini, per il Comune gli assessori alla Sicurezza Marco Granelli e ai Servizi sociali Piefrancesco Majorino - ha segnalato cinque aree dove la presenza è diventata troppo ingombrante, i residenti sono al limite. Le forze dell’ordine interverranno al più presto in via Cavriana (circa 30 rom su un terreno comunale), via Sacile-Bonfadini, dove un incendio ieri all’alba ha bruciato metà delle baracche allestite da 200 nomadi (50 sono minori), in via San Dionigi (200 rom che hanno trasformato la zona in una discarica abusiva), via Ajraghi (un centinaio di abusivi già protagonisti di aggressioni ai residenti) e infine il Cavalcavia Bacula, dove lo sgombero di 80 rom la scorsa settimana non è bastato, hanno già rimontato le tende.

Prima dei poteri straordinari al prefetto, i nomadi in città erano arrivati quasi a quota 9mila (anche se Majorino al vertice ha provato a contestare i dati, zittito da Lombardi), con la «cura Maroni-Moratti» erano scesi a 2mila e ora sono risaliti a circa 4mila. E il prefetto torna a «commissariare» il Comune. Dopo il lassismo degli ultimi mesi, dalla prossima si riunirà ogni settimana una tavolo tecnico composta da carabinieri, polizia e vigili per mappare i nuovi accampamenti e procedere subito con gli allontanamenti. Già sotto la lente delle forze dell’ordine i campi regolari di via Idro, Chiesa Rossa, Negrotto, Novara, Muggiano e Bonfadini e quelli abusivi di Monte Bisbino e Martirano che - ha ordinato Lombardi - «vanno rimessi sotto pressione», con sopralluoghi costanti degli agenti.

Il questore Vincenzo Indolfi ha denunciato l’aumento di abusivi anche nell’hinterland e dei reati predatori messi a segno in città dai rom: scippi, truffe agli anziani, furti di auto e moto che spesso vengono smantellati per il mercato nero dei ricambi e - un nuovo allarme - l’acquisto di terreni con metodi estorsivi dagli agricoltori del parco sud, per costruirci villette abusive. In crescita accattonaggio, presenza di lavavetri. Le istituzioni riprenderanno il programma di alleggerimento dei campi regolari che ha subito uno stop, con fondi già in cassa e chiedendo aiuto a Roma.

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